MOSCA – Il Presidente ucraino Petro Poroshenko ha firmato una legge approvata dal parlamento il 6 ottobre, che consente agli stranieri di arruolarsi nelle file delle truppe governative di Kiev come militari di truppa o sottufficiali. Le forze armate ucraine sono impegnate in un conflitto nel Donbass contro i separatisti filorussi in cui hanno finora perso la vita circa 8.000 persone. Degli stranieri hanno già combattuto nei battaglioni di volontari pro-Kiev, spesso composti da nazionalisti. «Di fatto, non si tratta di un esercito, ma di una Legione straniera, nel caso attuale, una Legione straniera della NATO che non ha come obiettivo la difesa degli interessi nazionali dell’Ucraina», sono state le parole pronunciate da Putin a San Pietroburgo, stando alle immagini trasmesse dalle televisioni russe, «si tratta di un altro obiettivo geopolitico: contenere la Russia». Il Capo di Stato della Federazione ha poi dichiarato di «rifiutare una soluzione pacifica del conflitto» nell’Est e di «aver usato il cessate il fuoco solo per raggruppare le sue forze militari».
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