Nell’ultimo mese si è riaccesa una nuova tensione tra Corea del Nord e Corea del Sud: dopo i palloncini di propaganda anti-Nord mandati oltre il confine da attivisti sudcoreani, Pyongyang ha lanciato 310 palloncini carichi di spazzatura attraverso il suo confine meridionale.
“L’ultimo lotto di palloncini carichi di spazzatura inviato conteneva carta straccia e plastica. Finora, comunque sia, non sono stati rilevati materiali tossici“, ha detto lo Stato maggiore congiunto di Seul. L’effetto più diretto di questa conflittualità è la sospensione da parte del governo del Sud dell’accordo militare firmato nel 2018.
Inoltre, la Corea del Sud ha risposto a questa provocazione con la ripresa delle trasmissioni di propaganda attraverso gli altoparlanti lungo il confine per i militari nordcoreani di stanza, nelle vicinanze della zona smilitarizzata tra i due paesi. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol aveva dichiarato nei giorni scorsi che la Corea del Sud non sarebbe rimasta a guardare di fronte alle “minacce” delle autorità nordcoreane: “Anche se le misure che stiamo adottando potrebbero essere difficili da sopportare per il regime nordcoreano“, ha spiegato la presidenza sudcoreana, “le trasmissioni manderanno messaggi di luce e speranza all’esercito e ai cittadini nordcoreani“.
Tutto ciò ha scatenato la contro risposta della Corea del Nord. La sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, Kim Yo-jong, lunedì scorso ha dichiarato che la Corea del Sud “soffrirà un amaro imbarazzo nel raccogliere senza sosta carta straccia e sarà il suo lavoro quotidiano“. Ha definito i volantini degli attivisti di Seul “guerra psicologica” e ha avvertito che il Nord avrebbe reagito.
Come riportato dall’agenzia di stampa Yonhap, verso le 12:30 di domenica una ventina di soldati nordcoreani hanno attraversato brevemente la linea di demarcazione militare all’interno della zona demilitarizzata che separa le due Coree, per poi rientrare in Corea del Nord dopo che Seul ha sparato dei colpi di avvertimento. Dopo tali spari non si sono registrate altre attività insolite.
Secondo il portavoce dei capi di Stato Maggiore congiunti di Seul, il colonnello Lee Sung-jun, i soldati nordcoreani non hanno attraversato il confine intenzionalmente. “Si tratta di una semplice violazione mentre si stavano spostando per svolgere un compito“, ha aggiunto, spiegando che molti di essi non possedevano armi.
Fonte Foto in Evidenza: adnkronos
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