La città di Modena è sotto shock per quanto successo. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri a seguito della perizia del GIP, Andrea Paltrinieri, 48enne di Modena, avrebbe ucciso l’ex moglie a seguito di una lite scoppiata a causa dell’affidamento dei figli.
La notte del 10 giugno 2024, Andrea Paltrinieri, 48enne residente a Modena, in seguito ad una lite sfuggita di mano avrebbe ucciso l’ex moglie. Dop0 aver commesso il delitto, avrebbe messo il cadavere della donna nel bagagliaio del suo furgone e si sarebbe diretto alla caserma dei Carabinieri con l’intenzione di autodenunciarsi.
Il personale specializzato dell’Arma avrebbe perquisito il veicolo “con modalità idonee a non compromettere le fonti di prova” sottolinea la Procura. La donna, 41enne italiana di origine russa, madre dei due figli, è stata trovata dai Carabinieri nel bagagliaio del furgone. L’ex marito infatti, avrebbe messo il cadavere dentro un sacco di plastica nero e lo avrebbe stretto all’altezza del collo con un filo elettrico plastificato. Aperto il sacco di plastica, è stata trovata una cintura stretta al collo della donna.
Sul luogo è stato chiamato a intervenire il medico legale, per il sopralluogo e il Giudice per le indagini preliminari (GIP) che ha disposto l’arresto dell’uomo in attesa del processo penale.
Secondo quanto denunciato dallo stesso Andrea, la lite con l’ex moglie sarebbe scoppiata a causa di una contesa per l’affidamento dei figli. La donna infatti, aveva avviato una procedura per regolamentare l’affidamento dei figli davanti all’Autorità giudiziaria di Innsbruck (Austria). Al quale seguito, il 17 maggio 2023 era stata decisa la collocazione a favore della madre e il diritto di visita al padre.
Nel gennaio del 2024, l’indagato aveva fatto ricorso al tribunale civile di Modena per separazione con addebito a carico della donna, contestando la decisione presa dal tribunale austriaco. Tuttavia il tribunale modenese ha definito quella austriaca una “decisione riconoscibile in Italia”.
Trovandosi alle strette, a febbraio l’uomo avrebbe provato, senza successo, a presentare un’altra istanza al tribunale di Innsbruck per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli.
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