Ottantacinque morti. Duecento feriti. Alle 10:25 del 2 agosto 1980 nella sala d’attesa della stazione di Bologna esplode una bomba che fa saltare per aria l’Italia intera. Oggi, 44 anni dopo, si celebra l’anniversario di uno degli atti terroristici più gravi nel nostro Paese dalla fine della seconda guerra mondiale.
“Bologna non dimentica“, la scritta sul grande striscione esposto sia a Palazzo d’Accursio sia sulle Torri della Regione Emilia-Romagna in attesa delle cerimonie commemorative che avranno luogo nella stazione in Piazza Medaglie d’Oro e in Chiesa con la messa celebrativa che si svolgerà intorno alle ore 11.
Sempre in occasione del 44° anniversario della Strage di Bologna andrà in onda su Rai 3, alle ore 22:55, il film “Quel dolore non è immobile” proiettato lo scorso anno in piazza Maggiore. Una pellicola commemorativa, di Giulia Giapponesi, realizzata dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Associazione delle Vittime, il Teatro dell’Argine e la casa di produzione Codalunga.
“I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere”, le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune”, aggiunge il Capo dello Stato italiano.
“Con profondi sentimenti di solidarietà, quarantaquattro anni dopo l’attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla Città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani”, conclude Mattarella.
Sulla Strage di Bologna di 44 anni fa ha parlato anche il Ministro dell’Interno Piantedosi che l’ha definita “una strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo Stato nella componente più sensibile, i cittadini comuni. Il governo c’è. Tenere viva tutti insieme la memoria dell’attentato serve a rinsaldare l’alleanza democratica”.
Lo stesso ministro Piantedosi ha poi aggiunto: “Viviamo in un momento in cui nel mondo sembra delinearsi una minaccia ai valori di libertà e democrazia che sono alla base di pace e convivenza civile, scolpiti nella nostra carta costituzionale. La strage di Bologna ci ricorda che la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente. Per farlo, dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo”.
Fonte Foto in Evidenza: adnkronos.com
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