MILANO – Parte da Twitter la reazione negativa del Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, rispetto alla decisione della Corte Costituzionale di bocciare la legge del Consiglio regionale lombardo, la quale imponeva regole molto restrittive circa la costruzione di nuove moschee nel territorio.
«La realizzazione di un impianto di videosorveglianza esterno all’edificio, con onere a carico dei richiedenti, che ne monitori ogni punto di ingresso, collegato con gli uffici della polizia locale o forze dell’ordine», era una delle limitazioni imposte dalla legge approvata il 3 febbraio 2015 e, come detto, bocciata: il motivo? È stata giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale, a seguito di un ricorso presentato dal governo. Secondo l’esecutivo, infatti, la legge violava alcuni principali fondamentali della Repubblica italiana, quale l’uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le confessioni religiose.
Il partito del governo, dal canto proprio, esulta e il segretario lombardo del PD, Alessandro Alfieri, ha così tuonato: «L’avevamo detto, Maroni è un pasticcione e fa leggi solo per motivi ideologici. Ora è da rifare tutto. Noi siamo per la libertà di culto e per rafforzare la sicurezza, mentre Maroni fa solo battaglie ideologiche». Non resta che attendere i prossimi risvolti.
Ester Sbona
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