Nella giornata di ieri si votava in tutta Italia sul referendum sulla giustizia, promosso dai partiti Lega e Radicali. In contemporanea si votava anche in mille comuni italiani per il rinnovo di quasi mille amministrazioni comunali.
Il referendum in questione era di tipo abrogativo, questo significa che se avessero conquistato il quorum (50% + 1 degli aventi diritto al voto), il referendum avrebbe cancellato le leggi fino ad adesso applicate.
I quesiti che esponevano a favore del “Sì”, secondo la Lega e Radicali, erano cinque:
I quesiti messi in discussione dal referendum erano molto tecnici ed era facile intuire che il quorum non si riuscisse a raggiungere. L’affluenza alla fine della giornata sarebbe stata circa il 20,9% dei votanti, la più bassa dal dopoguerra.Questo significa che non essendosi costituito il quorum il referendum non viene applicato a nessuna delle leggi precedentemente messa in discussione. I dati che riguardano le elezioni amministrative si aggirano intorno al 54,69% degli aventi il diritto al voto.
I nomi definitivi che verranno fuori dalle elezioni amministrative si sapranno oggi, lo sfoglio inizierà alle ore 14.
A Palermo i seggi sono in totale 600, ma 40 di essi nella giornata di ieri hanno tardato ad aprire. La causa di questo ritardo sarebbero state le numerose assenze di presidenti e/o scrutinatori. I presidenti che non si sono presentati sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
L’assenza, infatti, poteva essere ammessa solo per “gravi motivi”. Per fortuna, non c’è stata la necessità di accorpare i seggi. La situazione si è risolta nominando altri 13 presidenti, rendendo attive tutte le 600 urne palermitane.
I reati che potrebbero prospettarsi vanno dall’interruzione di pubblico servizio al rifiuto di atti d’ufficio
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, avrebbe persino chiesto il prolungamento dell’apertura dei seggi (solo nella città di Palermo) fino alle 14 di oggi. Lo scrive su Facebook lo stesso presidente, ammettendo che sarebbe stata una mossa che avrebbe preso anche da solo se non si votasse anche per il referendum oltre che per le elezioni amministrative.
Francesca Carpino
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