Le vittime aumentano vertiginosamente dopo l’attacco del gruppo palestinese Hamas. I morti sarebbero oltre 400 tra israeliani e palestinesi, mentre i feriti oltre 2000. Gli israeliani in ostaggio, invece, sarebbero una cinquantina. Ormai gli allarmi sono suonati in più città in Israele. Tutto ciò per Netanyahu significa guerra. L’amministrazione di Tel Aviv ha tolto persino l’elettricità a Gaza.
L’attacco di Hamas è iniziato questa mattina intorno alle 6.30, mentre i bambini andavano a scuola. La popolazione è rifugata adesso presso i rifugi antiaerei.
Secondo il ministro Tajani non dovrebbero esserci né morti e né feriti di nazionalità italiana.
Israele è sotto attacco. Le forze palestinesi di Hamas hanno attaccato lo Stato israeliano con 5000 missili, provocando oltre 20 morti e oltre 300 feriti. Un attacco a sorpresa, spiega il leader dello Stato d’Israele Netanyahu, cui afferma ormai di essere in guerra.
Il presidente israeliano ha richiamato decine di riservisti e lanciato un programma definito ‘Operazione di Spade di Ferro’. Netanyahu ha parlato ai suoi cittadini dicendo di risponde con la stessa irruenza con cui stanno subendo questi attacchi, aggiungendo di far pagare loro un alto prezzo.
Parole dure di un presidente su un conflitto millenario che non ha mai fine.
L’esercito israeliano conta almeno 2200 missili lanciati da Gaza. Secondo ANSA, “decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”. I combattimenti sono in corso in almeno sette località d’Israele e nelle città tornano a suonare le sirene antimissilistiche.
Tajani mostra tutta la sua vicinanza al popolo israeliano:
“Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi“. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Il Governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele. Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi.”
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.