I prodotti chimici ambientali che interferiscono con la produzione e / o l’azione degli ormoni possono avere effetti negativi sulla riproduzione maschile.
Questa recensione si concentra sul possibile impatto dell’esposizione a sostanze chimiche ritardanti di fiamma sulla riproduzione maschile.
I ritardanti di fiamma vengono aggiunti a una vasta gamma di materiali combustibili per impedire l’avvio degli incendi, rallentarne la diffusione e fornire il tempo di fuga.
Tuttavia, questi prodotti chimici sono spesso additivi e quindi penetrano nell’ambiente. I governi hanno limitato l’uso di ritardanti di fiamma polibromurati difenil etere (PBDE) sulla base delle prove che sono persistenti, bioaccumulabili e hanno effetti negativi sulla salute.
L’eliminazione graduale di questi ritardanti di fiamma “legacy” ha comportato la loro sostituzione con alternative, come il tetrabromobisfenolo A (TBBPA) e gli esteri organofosfati (OPE).
Il lavoro che riporto ha voluto rivedere la letteratura sugli effetti delle sostanze chimiche ritardanti di fiamma agli esteri bromurati e organofosfati sulla riproduzione maschile.
Il database PubMed è stato cercato per studi che riportavano gli effetti dei ritardanti di fiamma agli esteri bromurati e organofosfati sulla riproduzione maschile.
Studi basati su cellule, modelli animali e umani forniscono prove del fatto che i PBDE agiscono come sostanze chimiche dannose per il sistema endocrino; inoltre, l’esposizione durante finestre critiche di sviluppo può essere associata a un impatto permanente sulla riproduzione maschile.
I dati dei modelli animali e in vitro si stanno accumulando rispetto agli effetti di TBBPA e OPE, ma pochi studi hanno valutato il loro impatto sulla salute umana.
Ulteriori ricerche sull’esposizione umana ai ritardanti di fiamma sostitutivi e sulla possibilità che possano essere associati a risultati negativi sulla salute riproduttiva sono una priorità assoluta.
Dr. Andrea Militello
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Andrea Militello è un medico chirurgo specialista in urologia e andrologia, nato a Ravenna il 19 settembre del 1965. Ama a tal punto il suo lavoro da occupare circa 12 ore di ogni sua giornata, ma è al contempo un fervido amante dello sport anche se ormai per necessità viene relegato a praticarlo in palestra alle sei di mattina. Detiene un incarico di libera docenza all’Università Federiciana e all’Università di Ostrava ,e fa parte del comitato tecnico scientifico della Yamamoto research con qualche titolo da poter elencare (anche se non sarà questo il caso).Eletto nel 2014 e 2018 miglior andrologo d’Italia. Appassionato di videogiochi, è stato uno dei primi acquirenti della PlayStation nel lontano 1984 e durante i fine settimana piovosi spolvera il joystick per riscoprire il giocatore incallito che si cela sotto al camice; se esce il sole, però, la famiglia reclama attenzioni. Ama leggere, specialmente i thriller, mentre al cinema preferisce i film d’azione.