I bambini, si sa, spesso sono molto più diligenti degli adulti. Se vengono ben indirizzati possono essere un buon esempio per i più grandi.
Sin da piccoli è fondamentale educarli verso il rispetto degli altri e dell’ambiente che li circonda. Loro rappresentano il futuro e avranno il compito di preservare il mondo, forse riuscendo a fare anche meglio delle generazioni che li hanno preceduti.
Piccoli accorgimenti quotidiani possono davvero fare la differenza: tra il semplice “non buttare le carte a terra” e imparare a riciclare e riutilizzare, si può introdurre pian piano il tema del rispetto dell’ambiente.
Anche se è importante che i bambini, per poter rispettare il nostro pianeta, si avvicinino maggiormente alla natura. Solo cosi potranno comprendere il ciclo di vita, in un mondo dove sono completamente immersi dalla tecnologia e mura di cemento.
Tra le modalità che potrebbero applicarsi, ci sarebbe quella delle coltivazione di piantine. I più piccoli, cosi, imparano a prendersi cura di un essere vivente e vedere le conseguenze positive o negative che avvengono se si “abbandona” la cura e il rispetto verso le piante. O ancora, avvicinare i bambini concretamente verso gli animali, andare in luoghi e parchi dedicati per imparare a conoscerli. Questi sono solo alcuni modi per sensibilizzare i bambini, per poter avere una buona speranza per un futuro migliore della nostra casa Terra.
L’eterna” bambina” Cristina D’avena, sulla soglia dei suoi quarant’anni di carriera, ha deciso di intervenire in prima persona per il tema natura-bambini, e ha dato vita ad un libro di fiabe intitolato “Il giardino delle fiabe”.
Il libro, dedicato ai bambini (ma non solo!), cerca di avvicinare i più piccoli verso soluzioni eco-sostenibili attraverso un mondo fiabesco e divertente. “Credo che la cosa più importante in questo momento sia riuscire a raccontare i problemi ai bambini attraverso le storie piuttosto che da una cattedra, perché la comprensione è più immediata. I bambini stessi sono protagonisti assieme ai nostri amici animali, alla natura, al bosco, agli alberi de ‘Il giardino delle fiabe’.” – sono queste le parole che Cristina dice ad ANSA.
Tra le fiabe, vi è largo spazio alla problematica che riguarda l’inquinamento del mare e l’estinzione di molti animali come le tartarughe e le api, anche se al suo interno, non vi è alcuna traccia della pandemia perché, secondo l’artista, se ne è parlato tanto e troppo ed è necessario concentrarsi anche su altri problemi importanti.
Inoltre, D’Avena ha annunciato la sua volontà di far diventare il libro un audio-libro. La sua iniziativa deriva dal fatto che sin da piccola era abituata ad ascoltare le storie e le fiabe da parte dei suoi genitori. Ha raccontato, infatti, come lei stessa – così come il resto dei bambini –rimaneva incantata davanti le storie.
La sua voce potrebbe dare maggiore enfasi a ciò che viene raccontato. In questo modo spera di coinvolgere maggiormente i bambini su un tema cosi importante.
Fonti dati e immagini: Ansa, social dell’artista.
Sara Sapuppo
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Nata a Catania nel 2000, Sara sin da bambina ha sempre voluto lasciare il segno in questo mondo, e non appena entrata nella sua adolescenza ha capito che il modo migliore per farlo era la comunicazione. Infatti, dopo essersi diplomata nel settore turistico, si scrive e frequenta sino ad ora la facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione presso l’Università di Catania.
Tra le sue passioni spiccano quelle per la musica e quella di interessarsi di ciò che accade attorno a lei quotidianamente, battendosi per la difesa di quelli che sono i diritti ( ma anche doveri eh!) umani. Per questo, cerca da qualche anno a questa parte di poter interagire con gli altri attraverso blog e i social.