CATANIA (dal nostro inviato al centro sportivo “Torre del Grifo”) – “Mi avevano parlato di Torre del Grifo vari addetti ai lavori, ma davvero, dal vivo è ancora meglio.” Parola di Marco Di Vaio, attuale club manager del Bologna nonché ex attaccante dei felsinei e di varie squadre di caratura europea, tra cui Juventus, Valencia e Monaco. Intervistato nella splendida struttura di proprietà del Calcio Catania, la bandiera rossoblù ha usato parole al miele per un gioiellino che primeggia in tutta Europa per funzionalità, avanguardia e un panorama unico nel suo genere come quello dell’Etna che abbraccia il territorio.
La scelta del ritiro invernale, insomma, non è stata lasciata al caso e come d’abitudine il Bologna ha scelto una sede di tutto rispetto per preparare al meglio la seconda parte di campionato. In occasione dell’amichevole contro la Sicula Leonzio, formazione militante nel girone I di Serie D, (Finita 6-0 con doppiette di Viviani e Dzemaili e goal di Floccari e Rizzo ndr), i nostri microfoni sono arrivati fino al campo d’allenamento rossazzurro, dove un soddisfatto (e disponibile) Marco Di Vaio ha lasciato piacevoli dichiarazioni in merito al soggiorno siciliano.
“L’intera struttura ti permette di lavorare bene, al meglio delle tue possibilità e questo era fondamentale per tutti noi. Sapevamo che il Catania non si sarebbe allenato in questi giorni in vista della sosta invernale, per cui abbiamo colto al volo l’opportunità concessa gentilmente dalla società etnea”. Ritiro praticamente blindato, come da volere della società emiliana, con poche telecamere ad intralciare il lavoro programmato. “Il nostro obiettivo era quello di fare sessioni d’allenamento molto pesanti: in questi giorni abbiamo cercato di sfruttare al massimo il lavoro fisico dei ragazzi, per preparare nel migliore dei modi questa seconda parte di campionato che è praticamente alle porte”.
D’altronde una temperatura del genere, dalle parti di Casteldebole (centro sportivo del Bologna) è praticamente un miraggio. “La scelta è ricaduta anche e soprattutto per il clima. Qui il freddo e il ghiaccio non sono costanti come dalle nostre parti e questo è fondamentale per fare un lavoro mirato: abbiamo potuto fare doppie sedute con maggiore intensità senza correre alcun rischio”. E a due giorni dalla partenza (in programma giorno 7) il match contro la Sicula Leonzio allenata da un altro ex attaccante che ha infiammato la nostra Serie A, Ciccio Cozza, è stato un ottimo banco di prova.
“È stato sicuramente un buon test al di là dei 6 goal – continua Di Vaio – Oggi la temperatura è stata davvero gelida, sicuramente più fredda rispetto ai giorni precedenti – durante il match, nei pressi di Torre del Grifo si percepivano circa 2° e il forte vento non aiutava di certo – ma questo potrebbe essere anche un bene in vista della partita contro la Juventus, dato che non soffriremo un grosso sbalzo di temperatura”. Un ritiro coi fiocchi, insomma, non solo per il soggiorno più che piacevole in terra etnea, ma anche e soprattutto per un visibile miglioramento dello stato di forma dei Rossoblù, che hanno mostrato una netta superiorità per tutti i 90 minuti del match, con Dzemaili, Donsah e Viviani tra i più in crescita. Un profumo di Serie A per un centro che merita ben altra piazza rispetto a quello della Lega Pro, in attesa di una risalita del Catania che avrebbe tanto da imparare da una società forte e quadrata come quella bolognese.
Francesco Mascali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»