Nella quarta giornata di Serie A, la Juventus si conferma capolista solitaria, ottenendo la quarta vittoria in altrettante gare stagionali (2-1 in casa col Sassuolo, doppietta di Cristiano Ronaldo e gol di Babacar). Dietro ai bianconeri si attesta al secondo posto il Napoli, che torna a sorridere in casa con la Fiorentina grazie ad Insigne (1-0), mentre l’Inter cade clamorosamente a San Siro col Parma per 1-0, tradita dall’ex Dimarco. Col medesimo risultato la Lazio passa sul campo dell’Empoli (gol di Parolo in apertura di ripresa) e il Genoa supera un disastroso Bologna, ancora ultimo a quota zero punti: decisivo Piatek.
La Sampdoria, dal canto suo, si diverte al Matusa col Frosinone, rifilando un netto 5-0 ai padroni di casa (in gol Quagliarella, Caprari, Kownacki dal dischetto e Defrel con una doppietta), mentre la Roma si fa rimontare all’Olimpico dal Chievo (da 2-0 a 2-2, con Birsa e Stepinski che rispondono ad El Shaarawy e Cristante), il Milan non va oltre l’1-1 in casa del Cagliari (a segno João Pedro per i sardi e Higuaín per i rossoneri) e il Torino ferma con lo stesso punteggio l’Udinese alla Dacia Arena (apre le marcature De Paul, pareggia Meité). Il sipario sul quarto turno del campionato cala col posticipo tra SPAL e Atalanta, con i ferraresi che si impongono per 2-0, grazie alla doppietta dell’ex di turno Petagna. Di seguito i Top & Flop della quarta giornata di Serie A.
TOP
RONALDO – Non rientra tra i Top per la prestazione complessiva, ancora lontana da quelle abituali di CR7, ma per la doppietta con cui stende il Sassuolo e si sblocca ufficialmente con la maglia della Juventus. Nel primo tempo sbaglia numerose occasioni, ma in avvio di ripresa apre le marcature ed un quarto d’ora più tardi chiude i conti.
DEFREL – Dopo aver messo a referto una sontuosa doppietta nel 3-0 ai danni del Napoli, l’attaccante francese ex Cesena e Sassuolo si ripete contro il malcapitato Frosinone, portandosi a quota quattro reti in quest’avvio di campionato, in testa alla classifica marcatori: il classe ‘91, dunque, trascina i suoi alla seconda vittoria consecutiva, mettendo in mostra un’ottima condizione fisica.
PETAGNA – Autore di appena 4 reti in 29 presenze con la maglia dell’Atalanta nello scorso campionato, il centravanti scuola Milan regola gli orobici con una doppietta che gli permette di sbloccarsi nella Serie A 2018-2019 e lancia la sua SPAL al secondo posto in classifica a pari merito col Napoli: due gol d’autore per il classe ‘95, spesso e volentieri sottovalutato.
DIMARCO – Il giovane terzino del Parma mette a segno la prima rete in Serie A proprio contro l’Inter, squadra in cui è cresciuto: il suo, inoltre, è un gol da cineteca, un sinistro stilisticamente perfetto su cui Handanovič non può davvero far nulla. Oltre a ciò, salva svariate volte i ducali in fase difensiva, prima su Nainggolan, poi su Perišić. Giornata da incorniciare per lui.
FLOP
GAGLIARDINI – Nei primi minuti di gioco commette un duro intervento ai limiti del cartellino rosso, non riuscendo mai ad entrare in partita. Sbaglia tanto in entrambi i lati del campo, facendosi trovare spesso e volentieri impreparato in fase di copertura e non dando un contributo significativo e degno di nota in quella offensiva.
DOUGLAS COSTA – La sua partita dura poco più di mezz’ora: il tempo di subentrare a Mandzukić poco dopo l’ora di gioco, mettere in apprensione la retroguardia del Sassuolo con la sua velocità e le sue finte, per poi farsi espellere nel giro di due minuti nel finale, in seguito a uno sputo in faccia a Di Francesco.
DYBALA – Schierato dal primo minuto da Allegri, la Joys non riesce a incidere né da trequartista né da esterno, non rendendosi mai in grado di pungere la difesa del Sassuolo e disputando una gara decisamente sottotono. Il suo inizio stagionale è stato tutt’altro che brillante e da incorniciare, ma l’ex Palermo avrà modo e tempo per rifarsi.
BONAVENTURA – Da un giocatore del suo calibro ci si aspetta un contributo decisamente maggiore: l’ex Atalanta, invece, delude e non poco le aspettative, fallendo una clamorosa occasione da gol nella prima frazione di gioco, un errore che di fatto condizionerà la sua gara anche nel secondo tempo.
Dennis Izzo
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