PALERMO – Ieri mattina il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Scuola, Giovanna Marano, hanno partecipato alla cerimonia di intitolazione della scuola dell’infanzia comunale di via Enea Rossi a Giuseppe Di Matteo, il piccolo ucciso dalla mafia nel 1996. Alla cerimonia erano anche presenti Fabio Grassadonia, uno dei due registi del film dedicato a Giuseppe Di Matteo, Sicilian Ghost Story, insieme all’attore palermitano Filippo Luna tra i protagonisti principali della pellicola. «Oggi è un giorno importante – ha dichiarato il sindaco Orlando – perché ancora una volta la scuola diventa luogo di memoria, luogo che anche tramite la memoria crea cultura e cittadinanza. Oggi lo fa ricordando un bambino, una giovanissima vittima della brutalità dei boss, a perenne ricordo della un’umanità della mafia».
Per l’assessora Marano: «L’intitolazione, oggi, di questo polo didattico al piccolo Giuseppe di Matteo è il primo passo di un progetto pedagogico indirizzato ai bambini della scuola dell’infanzia dove la vicenda del piccolo Giuseppe non può essere consegnata con la descrizione dell’atrocità di quel delitto, ma come narrazione simbolo del bambino ucciso dalla mafia. Le peculiarità del progetto all’interno del polo educativo sono l’integrazione tra servizi educativi paritari e privati in un processo di sperimentazione della rete più estesa di servizi per la prima infanzia e la sua apertura al territorio. Proprio perché in questa scuola, ex bene confiscato, si avvierà questo importante percorso, abbiamo pensato non solo di dedicare il luogo a Giuseppe Di Matteo, ma di far partire una nuova pratica educativa da connettere a quanto Libera ha, nell’anno scolastico precedente, realizzato a San Giuseppe Jato con il Giardino della memoria.
Attiveremo, in condivisione con Libera, laboratori creativi sulla memoria per diffondere semi di coscienza civile sin dai primi anni di vita dei nostri piccoli. Memoria da alimentare con dedizione ed attenzione affinché tutte le bambine e i bambini adottino Giuseppe Di Matteo come persona di cui curare la memoria».
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