Jannik Sinner non si ferma. Il tennista italiano trionfa (anche) all’ATP 500 di Rotterdam battendo in finale l’australiano Alex De Minaur. Grazie a questo successo, il secondo della stagione dopo la vittoria all’Australian Open, l’altoatesino da domani sarà il nuovo numero 3 al mondo. Un record sia personale (best ranking) sia per l’Italia che, nell’era Open, non aveva mai visto al terzo posto della classifica mondiale un proprio portacolori.
Il cammino del nostro Jannik Sinner in quel di Rotterdam non è stato dei più semplici. A partire dai primi incontri quando ha fatto fuori avversari “ostici” come l’olandese van de Zandschulp, Gael Monfils e il canadese Raonic. La miglior partita dell’italiano, senza ombra di dubbio, la semifinale contro il padrone di casa Griekspoor sconfitto con il punteggio di 6-2/6-4.
Difficoltà, tante, invece, avute contro Alex De Minaur che, da domani, sarà il nuovo numero 9 al mondo e che ha venduto cara la pelle. Il tutto, nonostante i precedenti tra i due fossero nettamente a favore dell’italiano che non ha mai perso contro il “demone” australiano. Anzi, quest’ultimo, rappresenta quasi un “portafortuna” per il nostro Jannik Sinner che l’ha affrontato e battuto (anche) nella finale di Coppa Davis dello scorso novembre e, la scorsa estate, nella finale dell’ATP Masters 1000 di Toronto.
Per aggiudicarsi il titolo al prestigioso e storico ATP 500 di Rotterdam, Jannik Sinner deve lottare, sudare, e faticare già dai primi punti dell’incontro. Anche se, a dirla tutta, il primo a perdere il servizio è Alex De Minaur che, nel quinto game, si fa brekkare dal nostro portacolori. Quest’ultimo, senza particolari affanni, arriva al 5-4 guadagnandosi l’occasione di servire per il primo parziale. Proprio in quest’occasione, però, cominciano i problemi per il tennista italiano che non sfrutta quattro set point perdendo, poi, la battuta ai vantaggi. Di nuovo in parità (5-5), però, arriva la contro-reazione del campione altoatesino che ristrappa il servizio all’australiano e tiene il proprio (a 15) aggiudicandosi il primo set con il punteggio di 7-5.
Sulla scia di quanto visto nel finale del primo set, anche l’inizio del secondo presenta scambi lunghi e faticosi. Come, per esempio, accade nel quarto gioco quando Sinner è costretto ad annullare una palla break prima di tenere la battuta ai vantaggi. Oppure, come accade nell’infinito quinto game con l’italiano che rimonta da 40-15 e, alla terza palla break a disposizione, toglie il servizio ad Alex De Minaur. Quest’ultimo, però, reagisce immediatamente contro-brekkando (a 15) l’altoatesino e riportando in parità (3-3) il secondo parziale.
Quasi come in un match femminile, il servizio non è più un’arma a favore dei due tennisti. In particolare, per il “demone” australiano – così come viene soprannominato – che, per la seconda volta consecutiva, cede il proprio turno di battuta. Non lo segue il nostro portacolori che, con bravura, nell’ottavo game, tiene il proprio turno di servizio. L’altoatesino arriva, così, al momento della verità servendo per il match avanti 5-4 (e di un set). A differenza del primo set, non trema la mano di Jannik Sinner che chiude il match in due ore e due set per 7-5/6-4.
Fonte Foto in Evidenza: ATP Tour (X)
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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