Giunge al termine anche la 25ª giornata di Serie A apertasi nel pomeriggio di venerdì, ore 19, con la sfida tra Torino e Lecce. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella ripresa, il Toro si aggiudica i tre punti grazie alle reti d dii Bellanova e Duvan Zapata che confezionano il 2-0 finale.
Nessuna storia, invece, nella partita “testa-coda” delle ore 20:45 tra la capolista Inter e l’ultima in classifica Salernitana. Per la squadra di Simone Inzaghi nessun problema già dal primo tempo che viene chiuso avanti di tre reti (Thuram, Lautaro e Dumfries). Nel secondo tempo, poco prima del novantesimo, arriva la ciliegina sulla torta di Arnautovic che fissa il punteggio sul 4-0 conclusivo.
La giornata del sabato si apre alle ore 15 con la sfida del Maradona tra Napoli e Genoa. Incontro che si sblocca a inizio ripresa, per meriti del Grifone, con Frendrup. Nei minuti conclusivi, tuttavia, arriva la rete del neo arrivato Ngonge che potrebbe salvare la panchina di Walter Mazzarri (in bilico dopo 3 mesi). Al triplice fischio finale, infatti, il punteggio è di 1-1.
Emozioni, gol e spettacolo nella partita delle ore 18 tra Hellas Verona e Juventus. La formazione di casa, spinta dal pubblico del Bentegodi, mette subito in difficoltà i bianconeri passando in vantaggio con Folorunsho cui segue il pari, dal dischetto del rigore, di Vlahovic. Nel secondo tempo non cambia il copione del match con i propositivi ragazzi di mister Baroni che passano di nuovo avanti con Noslin. Un paio di giri di lancette più avanti, però, arriva la rete di Adrien Rabiot che fissa il punteggio sul 2-2 finale. La Vecchia Signora, per la quarta giornata in fila, non riesce a vincere abdicando, forse, una volta per tutte, le speranze Scudetto.
In serata, alle ore 20:45, è il momento di Atalanta–Sassuolo. Incontro che vede dominare la formazione di mister Gasperini anche se, i neroverdi, hanno avuto una grossissima (duplice) chance di riaggrappare il risultato. Allo scadere del primo tempo, infatti, con la Dea avanti 1-0 (Pasalic) viene assegnato un rigore alla formazione ospite. Dal dischetto si presenta Pinamonti (vista l’assenza di Berardi) ma l’attaccante italiano si fa ipnotizzare da Carnesecchi. Dopo un consulto con il VAR, però, il rigore è da ripetere. A prendersi la responsabilità ancora Pinamonti che, pur cambiando angolo, si vede respinto il proprio calcio di rigore dal portiere nerazzurro. Nella ripresa, con la formazione di Alessio Dionisi praticamente sotto shock, la Dea prende il largo con Koopmeiners e Bakker che firmano il 3-0 conclusivo.
Il menù domenicale della Serie A inizia con il lunch match delle 12:30 (con vista Europa) tra Lazio e Bologna. Partita dalle due facce che, nella prima parte, vede preferire i biancocelesti che passano in vantaggio grazie alla rete di Isaksen. Dal quarantesimo in poi, però, quindi dal momento del pareggio rossoblù con El Azzouzi, la formazione di Maurizio Sarri si spegne pian piano fino alla rete del definitivo 1-2 di Joshua Zirkzee. I ragazzi di Thiago Motta, grazie a questo successo, riagguantano l’Atalanta al quarto posto.
Nel classico orario delle 15 si gioca il derby toscano tra Empoli e Fiorentina. Incontro che si decide a cavallo tra il primo e il secondo tempo quando alla rete viola di Beltran, risponde dal dischetto del rigore il neo-acquisto Niang. L’attaccante arrivato negli ultimi giorni della scorsa sessione invernale di calciomercato, dunque, fissa il punteggio sull’1-1 finale.
Stesso risultato anche nell’altro match delle ore 15 che vede affrontarsi, in un delicato scontro per la salvezza, Udinese e Cagliari. Alla rete friulana firmata Zemura segue, sempre nel primo tempo, il pari sardo con Gaetano. Il centrocampista italiano, di testa, insacca la rete dell’1-1 conclusivo. Nessuna delle due formazioni, infatti, riesce ad andare a segno nella ripresa.
Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18, è tempo del match tra Frosinone e Roma. Una sorta di derby che trionfare i giallorossi con un punteggio più largo di quanto visto (soprattutto nel primo tempo). La formazione ospite, tuttavia, mette la partita in discesa nel finire del primo tempo con la prima rete nel nostro campionato del giovane difensore Huijsen. Nella ripresa, i ragazzi di mister Daniele De Rossi prendono il largo con Azmoun e Paredes (su rigore) che confezionano lo 0-3 finale.
Chiude il programma di questa 25ª giornata di Serie A, il posticipo delle 20:45 tra Monza e Milan. Una partita ricca di episodi, gol ed emozioni a partire dal finale di primo tempo che vede, nel giro di pochi minuti, passare in vantaggio e raddoppiare la formazione brianzola con Pessina (su rigore) e Dany Mota. A inizio ripresa, arriva l’espulsione di Jovic che sembrerebbe compromettere del tutto la partita ma, il Diavolo, riesce a riportare il match in parità grazie alle reti dei subentrati Giroud e Pulisic. Nel finale, però, i ragazzi di mister Palladino ritornano avanti con Bondo e mettono la ciliegina sulla torta con Colombo che fissa il punteggio sul 4-2 finale.
TOP
DUMFRIES: l’avversario non era proprio dei più irresistibili, per usare un eufemismo, ma finalmente dopo qualche settimana di assenza riecco il laterale olandese dell’Inter che corre, si inserisce e segna. Contro il fanalino di coda Salernitana, praticamente tutti i giocatori nerazzurri hanno un voto positivo in pagella ma, l’esterno ex PSV Eindhoven, si merita il premio di migliore in campo. D’altronde, per mister Simone Inzaghi, è sempre stato l’ATTACCANTE IN PIÙ.
FOLORUNSHO: a proposito di migliori in campo, nella sfida tra Hellas Verona e Juventus il nostro premio non può che andare al centrocampista scaligero autore di una prova eccezionale. Nel primo tempo, Gatti prova a intimidirlo con una gomitata gratuita ma, l’ex calciatore del Bari (tra le altre), non si fa scoraggiare mettendo a referto un (gran) gol e l’assist per Noslin. Come Novak Djokovic in una conferenza dell’Australian Open di qualche anno fa, “NOT TOO BAD“.
CARNESECCHI: chi ha mostrato una grande elasticità e degli ottimi riflessi, quasi come il tennista serbo, è sicuramente il portiere dell’Atalanta che contro il Sassuolo tira fuori la miglior prestazione stagionale. Se la partita della Dea non ha preso binari più complicati, infatti, il merito è anche del giovane estremo difensore italiano che nel primo tempo ha sfornato “paratone” una dietro l’altra. Prima l’intervento da distanza ravvicinata su Matheus Enrique, poi il doppio rigore parato a Pinamonti. In una parola: INSUPERABILE.
SVILAR: qualcuno ha detto di giovani portieri che si sono distinti? È il momento dell’estremo difensore della Roma preferito, almeno per oggi, a Rui Patricio. Con molta lungimiranza, mister Daniele De Rossi ha preferito il serbo che ben si è comportato giovedì in Europa League e che, contro il Frosinone, è stato uno dei migliori in campo per i giallorossi. Merito di una serie di parate fenomenali, tutte nel primo tempo, su Soulé e Kaio Jorge che hanno permesso alla Lupa di restare in parità, prima di passare in vantaggio. A modo suo, con tante respinte, ma HA ABBASSATO LA SARRACINESCA.
FLOP
SIMEONE: se dal 29 dicembre a oggi, il Napoli è riuscito a vincere solamente due partite in campionato (contro Salernitana e Verona), la colpa non può essere attribuita solamente all’attaccante argentino. Quest’ultimo, tuttavia, ha fatto rimpiangere come più non potrebbe l’assenza di Victor Osimhen. Il Cholito, anche contro la sua ex squadra, il Genoa, è praticamente stato UN FANTASMA.
YILDIZ: il ragazzo si farà. Ma, ancora, ha le spalle troppo strette per sobbarcarsi il peso di una Juventus che, nelle ultime uscite, arranca e non poco. Contro l’Inter, sacrificato come schermitore di Calhanoglu; contro l’Udinese, inserito nell’ultimo pezzo di gara; contro l’Hellas Verona, titolare ma senza incidere. Anzi, nel primo tempo, non sfrutta un contropiede potenzialmente pericoloso cercando l’uno contro uno e non servendo Vlahovic al centro dell’area. Questa, comunque sia, l’unica volta in cui lo si vede protagonista in un’azione. Dopodiché, NULLA.
PINAMONTI: a proposito di prestazioni spente, ne sa qualcosa il centravanti del Sassuolo che avrebbe potuto scrivere un secondo tempo diverso se, solo se, avesse realizzato quel (doppio) calcio di rigore parato da Carnesecchi nel finale di primo tempo. Dopo il duplice errore dagli undici metri, l’attaccante cresciuto nell’Inter, ritorna in campo nella ripresa completamente sfiduciato e demotivato. Tantoché, a venti minuti dal termine, mister Dionisi decide di sostituirlo. Come del resto per tutto il Sassuolo, NON ERA LA SUA GIORNATA.
LUIS ALBERTO: già da qualche giornata, il centrocampo spagnolo non riesce a lasciare il proprio inconfutabile marchio sulle azioni offensive della Lazio non risultando mai pericoloso. Di contro, nella sfida contro il Bologna, sbaglia anche qualche pallone di troppo. Compreso il retropassaggio a Provedel (non esente da colpe) troppo forte che favorisce il momentaneo pareggio dei rossoblù. In poche parole, un giocatore che SI DEVE RITROVARE.
PIOLI: detto che solo l’allenatore conosce lo stato fisico-mentale dei propri giocatori, il turnover massiccio con cui Stefano Pioli ha presentato il Milan dal primo minuto non è certamente stata una grande mossa. Tanti, troppi cambi dopo il netto successo di Europa League contro il Rennes. A tal proposito, in vista della gara di ritorno di giovedì, se proprio voleva far rifiatare qualcuno, il tecnico rossonero avrebbe potuto gestire il minutaggio dei propri “giocatori chiave” a partita in corso. Di certo, però, il Milan ha perso ha l’occasione di superare in classifica la Juventus dicendo anche ADDIO, molto probabilmente, ALLE SPERANZE SCUDETTO.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).