Se è vera la frase che “quando si gioca a tennis non si perde mai: o si vince o si impara”, quest’oggi, Jannik Sinner ha imparato molto da Novak Djokovic. Il campione serbo ha fatto sua la prima semifinale – quella con il gap generazionale tra i due giocatori più grande della storia di Wimbledon in era Open – staccando il pass per la finale.
Tra il nostro portacolori e la testa di serie n°2 del tabellone c’è stata davvero poco storia, con Djokovic che è riuscito a portare a casa l’incontro per 3 set a 0, in 2 ore e 49 minuti di gioco. Più meriti di Nole che demeriti di Sinner, con l’altoatesino che ha mostrato un buon livello di gioco durante tutto l’arco della partita, specialmente nel terzo ed ultimo set conquistato dal serbo solamente al tie-break.
Eppure, l’inizio di partita di Jannik Sinner non è stato per nulla male con il tennista italiano che è riuscito a guadagnarsi una palla break (poi, non sfruttata) nel primo game dell’incontro. Di contro, la reazione del campione di Djokovic che, non solo è riuscito a tenere il proprio servizio, ma l’ha poi tolto all’avversario nel gioco successivo. A Novak Djokovic, infatti, basta il break arrivato nel secondo gioco della partita per conquistare il primo set con il parziale di 6 giochi a 3.
Andamento simile anche nel secondo set con Jannik Sinner che perde la battuta nel terzo gioco del parziale. Sul punteggio di 1-2 e servizio Djokovic, l’opportunità per il tennista italiano di rientrare subito nel set con una palla break ancora non sfruttata dall’altoatesino, il cui dritto si infrange sul nastro. Come nel primo set, entrambi i giocatori tengono i rispettivi turni di battuta con il tennista serbo che conquista il secondo parziale per 6 giochi a 4.
Con le spalle a muro e senza più possibilità di sbagliare, Jannik Sinner gioca un gran bel terzo set. Sicuramente, il più bello della sua partita. Avendo l’opportunità di battere per primo, rispetto all’avversario, rimane sempre avanti nel punteggio. Nella fattispecie, quando il tabellino diceva 5-4 per il tennista italiano, ecco che per quest’ultimo arriva il più grande rimpianto della partita. Difatti, il nostro portacolori non riesce a sfruttare uno dei due set point consecutivi avuti sul servizio di Djokovic e sul punteggio di 15-40. Due errori, evitabili, che permettono la rimonta nel gioco del tennista serbo. Anche nel tie-break, Sinner si porta avanti ma il doppio fallo sul vantaggio di 3 punti a 1 spacca le gambe e la concentrazione del tennista altoatesino. Morale della favola, il tennista serbo si aggiudica anche il tie-break (per 7-4).
Reaching finals is just what he does.#Wimbledon | @DjokerNole pic.twitter.com/iTOxe9kSpf
— Wimbledon (@Wimbledon) July 14, 2023
Alla fine, con merito e grazie ad una maggiore esperienza – giusto ricordare che per Jannik Sinner si trattava della prima semifinale della carriera in un torneo del Grand Slam – Novak Djokovic riesce ad imporsi con il punteggio di 6/3 – 6/4 – 7/6. Per il tennista serbo la 34ª vittoria consecutiva all’All-England Club, dove domenica pomeriggio giocherà la finale – la 35ª in un torneo del Grand Slam (mai nessuno come lui nella storia del tennis) – per conquistare l’ottavo trofeo di Wimbledon della propria carriera. Ad attendere Nole all’atto finale del torneo più prestigioso e famoso al mondo, uno tra Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev.
Fonte foto in evidenza: Wimbledon
Giuseppe Rosario Tosto
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