Il ritmo del flamenco da una parte, le note dei Beatles dall’altra. Il cielo tipicamente plumbeo del Merseyside, opposto alle 2.800 ore di sole l’anno dell’Andalusia. Due città e due culture tanto diverse. Ma quando si parla di calcio, Liverpool e Siviglia non potrebbero mai essere più vicine.
Da una parte la Biris Norte, il nome che identifica la frangia più esagitata dei tifosi del Siviglia. Dall’altra la Kop, la curva forse più famosa del mondo. Sicuramente, in Europa, una delle più rumorose, prima, durante e dopo la gara. Con quel «You’ll Never Walk Alone» intonato prima di ogni gara e in grado di far venire la pelle d’oca ai tifosi dei Reds e non solo.
Ma ciò che più di tutto accomuna le due formazioni principali di Siviglia e Liverpool è la capacità di trasformarsi da squadre comuni nel weekend, a squadre vincenti nelle serate di metà settimana. Gli inglesi, infatti, possono vantare in bacheca cinque Champions e tre Europa League. Gli spagnoli, dal canto loro, si sono imposti in cinque edizioni dell’Europa League, di cui tre consecutive tra il 2014 e il 2016 – l’ultima delle quali ottenuta proprio contro il Liverpool di Jürgen Klopp.
In patria, come detto, la situazione è differente. Il Siviglia è chiuso dallo strapotere di Real Madrid e Barcellona. Il Liverpool, pur essendosi laureate campione d’Inghilterra diciotto volte, non vince il campionato dal 1990. Negli ultimi vent’anni, però, la tradizione vincente in campo internazionale non si è arrestata, e ha visto gli inglesi portare a casa, tra le altre, la Coppa UEFA nel 2001, la Champions League nel 2005, raggiungendo la finale in altre due occasioni (Champions nel 2007 e Europa League nel 2016).
Ma torniamo ai giorni nostri: in classifica, dopo quattro giornate, al comando del girone E di Champions, c’è il Liverpool a quota otto. Un punto in meno per il Siviglia che, però, domani parte con i favori del pronostico. Gli andalusi, infatti, in casa non sbagliano un colpo. Ma guai a sottovalutare il Liverpool che, con Klopp in panchina, è sempre in grado di calare l’effetto sorpresa. Lo sa bene il Maribor, campione di Slovenia, espugnato sul proprio terreno per sette reti a zero.
E a proposito di gol, come potete vedere su questo sito, se dovessimo puntare sul marcatore, quello sarebbe senza dubbio Coutinho: il brasiliano, ancora al centro di rumours che lo vorrebbero prossimo al passaggio al Barcellona, in stagione ha segnato quattro reti in otto gare e siamo sicuri ci tenga a mettersi in mostra proprio in terra spagnola, perché mandare un reminder ai catalani non costa niente. Berizzo lo sa bene ed è pronto a sguinzagliare su di lui Kjaer, ex difensore di Palermo e Roma, che dovrebbe fargli da cane da guardia.
Insomma, non sappiamo ancora se a prevalere saranno le voci dei Beatles o nacchere del flamenco. Ma siamo sicuri si tratti di una gara scoppiettante, con occasioni da entrambe le parti. Perché l’Europa è casa loro e, nelle serate di coppa, Siviglia e Liverpool danno il meglio di loro.
Andrea Motta
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Nell’albo dei pubblicisti dal 2013, ha scritto un eBook sui reporter di guerra e conseguito due lauree. A Catania si è innamorato del giornalismo sportivo; a Londra si è tolto la soddisfazione di collaborare per il Guardian e il Daily Mail. Esperto di digital marketing e amante dei social media, nel 2017 ha deciso di tornare a collaborare con VdC di cui era già stato volto e firma nel 2012-2013.