Giunge al termine anche una tredicesima giornata di Serie A ricca di derby e big match.
Senza alcuno spoiler, vediamo cos’è accaduto in questi tre giorni di calcio italiano.
Apre il programma di questo tredicesimo turno, l’anticipo del venerdì sera (ore 20:45) tra Udinese e Lecce. Nella prima frazione, gli ospiti si fanno preferire e passano in vantaggio con Colombo. Nella ripresa, arriva la reazione dei ragazzi di Sottil che, però, riescono “solamente” a pareggiare i conti con Beto. Alla “Dacia Arena“, termina 1-1.
Nella giornata di sabato sono addirittura quattro le partite in programma.
Partiamo con le due disputatesi alle ore 15.
Ritorno amaro al “Castellani” per Dionisi e Pinamonti con l’Empoli che batte di misura proprio il Sassuolo. A decidere la partita, nel secondo tempo, basta la rete del centrocampista 2003 Baldanzi che regala il successo per 1-0 alla squadra di Zanetti.
In contemporanea, gol ed emozioni nella sfida tra Salernitana e Cremonese. La squadra di Davide Nicola parte meglio e trova la rete del vantaggio con Piatek. Non tarda ad arrivare la reazione dei grigiorossi con un gran gol di Okereke che, tuttavia, non evita ai suoi di andare sotto all’intervallo. Alla fine del primo tempo, infatti, arriva un’altra rete Granata con Coulibaly. Nella ripresa, gli ospiti agguantano nuovamente il pari con Ciofani che, prima, si fa respingere il calcio di rigore e, poi, segna di ribattuta. Al triplice fischio finale, dunque, il risultato è di 2-2.
Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, è tempo del primo “big match” tra la seconda e la prima della classe: ovvero Atalanta e Napoli. In una partita dall’alta intensità, accade tutto nel primo tempo con la squadra di Gasperini che passa in vantaggio con la trasformazione dal dischetto di un ispirato Lookman. I partenopei, però, non stanno a guardare e dopo qualche minuto pareggiano con un colpo di testa vincente di Osimhen. Non ancora sazia, a dieci minuti dal termine della prima frazione, la squadra di Luciano Spalletti rimonta completamente il risultato con la rete di Elmas. Nella ripresa, i bergamaschi provano a strappare quantomeno un pari ma i loro tentativi si infrangono su un attento Meret. Al “Gewiss Stadium“, vince 1-2 e non arresta la propria marcia la squadra campana.
⏱️ FT | Il Napoli la vince in rimonta e supera a pieni voti anche l'esame Gewiss Stadium! #AtalantaNapoli 1️⃣-2️⃣ pic.twitter.com/k2RY6Gsrxz
— Lega Serie A (@SerieA) November 5, 2022
In serata, alle 20:45, tocca rispondere al Milan che ospita a “San Siro” lo Spezia. La partita sembra essere messa in discesa dalla rete di Theo Hernandez che i suoi in vantaggio all’intervallo per 1-0. Nel secondo tempo, però, la squadra di Gotti trova il pari con un gran gol di Maldini (figlio di Paolo e in prestito proprio dal Milan). Apparentemente sorpresa e innervosita, la squadra di Pioli trova la vittoria solo all’89esimo minuto con uno straordinario gol in acrobazia di Giroud. Per l’attaccante francese un gol agrodolce che consegna, ai rossoneri, una vittoria importante ma, a sé stesso, un cartellino rosso. Ammonito qualche minuto prima, Olivier esulta levandosi la maglia finendo per essere espulso per doppia ammonizione dal direttore di gara. Al termine dei cinque (diventati sei) minuti di recupero, il punteggio è di 2-1 per i padroni di casa.
⏱️ FT | Vince il Milan a San Siro, la decide un gol fantastico del 9 rossonero OLIVIER GIROUD! #MilanSpezia pic.twitter.com/2SVlbzhRUm
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Il prelibato menù domenicale della Serie A si apre alle 12:30 con la sfida tra Bologna e Torino. Sull’onda dell’entusiasmo della prestigiosa vittoria contro il Milan, la squadra di Ivan Juric passa in vantaggio con la rete dal dischetto di Lukic. Nei secondi quarantacinque minuti, però, arriva la rimonta dei ragazzi di Thiago Motta. Prima Orsolini e poi Posch ribaltano il risultato regalando la terza vittoria consecutiva ai rossoblù che si impongono per 2-1.
Nello storico orario delle ore 15 due gare in contemporanea.
Partiamo da quella del “Ferraris” tra Sampdoria e Fiorentina dove i ragazzi di mister Italiano si impongono sui blucerchiati con un gol per tempo. Nel primo, quello di Bonaventura e, nel secondo, quello di Milenkovic che fissano il punteggio sullo 0-2. Seconda vittoria consecutiva per i Viola mentre resta complicata la situazione di classifica per la squadra di Dejan Stankovic.
Stesso orario anche per l’importante sfida delle parti basse della classifica tra Monza ed Hellas Verona. Nella prima frazione, nessuna rete ma un fatto da segnalare che rende in salita il proseguo del match per gli scaligeri: l’espulsione (dopo segnalazione del VAR) di Magnani. Nella ripresa, un “uno-due” firmato Carlos Augusto e Colpani regalano un importante successo alla squadra brianzola. Al triplice fischio finale, il risultato è di 2-0.
Poco più tardi, alle ore 18, è tempo del “derby capitale” tra Roma e Lazio. Come sempre, quando si tratta di una sfida del genere, l’atmosfera è quella delle mille e una notte. In uno stadio “Olimpico” gremito, si gioca una partita molto equilibrata (più fisica che qualitativa, più intensa che divertente). A decidere le sorti delle due squadre basta uno scriteriato errore di Ibanez che, alla mezz’ora, perde nella propria area un pallone sanguinoso che arriva tra i piedi Felipe Anderson. Il brasiliano con freddezza batte Rui Patricio e porta in vantaggio i suoi. Vantaggio di 0-1, peraltro, che resterà intatto fino al termine di una partita conclusa al 100esimo minuto. Almeno per una notte, con gli uomini di Sarri che hanno fatto già partire la festa, la capitale si illumina di due colori: quelli biancocelesti.
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In serata, alle ore 20:45, va in scena un altro derby ma questa volta quello “d’Italia“. A fronteggiarsi, dunque, Juventus e Inter. Tra due squadre che non hanno iniziato nel migliore dei modi e che adesso sembrano in ripresa, la posta in palio è alta. In un primo tempo equilibrato, in cui si fanno preferire i neroazzurri che non sfruttano un paio di occasioni, le due porte rimangono inviolate. Nella ripresa, la squadra di Max Allegri appare più accesa e cinica tantoché passa in vantaggio con un destro millimetrico di Rabiot. Col passare dei minuti, i ragazzi di mister Inzaghi si sbilanciano nel tentativo di andare a cercare (quantomeno) il pari ma trovano solamente il raddoppio bianconero con Fagioli. Al triplice fischio finale, il risultato finale è di 2-0 per la Vecchia Signora.
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TOP
ELMAS: chiamato a sostituire l’indisponibile Kvaratskhelia, il centrocampista macedone è tra i migliori in campo nonché il match-winner. Nel primo tempo, si fa trovare al posto giusto al momento giusto regalando ai suoi lo stesso vantaggio con cui si concluderà la partita. Nella ripresa si mette al servizio della squadra, mostrando una più che buona forma fisica, e svolge i compiti di “sgasare” e far risalire i compagni (che non riesce ad Osimhen). L’EROE CHE NON TI ASPETTI.
GIROUD: forte Leao. Irrefrenabile Theo. Padrone del centrocampo Tonali. Tuttavia, a decidere ogni partita (che si complica) ci pensa sempre l’attaccante francese. Entrato in campo nella ripresa al posto di un deludente Origi con la partita sul punteggio di 1-1, l’ex attaccante del Chelsea mette a segno un’autentica meraviglia. Cross con i tempi giusti di Tonali ed esecuzione acrobatica, in allungo, al volo di sinistro che trafigge Dragowski e regala tre punti al Milan. IL DIAVOLO SI CHIAMA OLIVIER.
ROMAGNOLI: tifoso sin da piccolo della Lazio, cresciuto nel settore giovanile della Roma, oggi gioca il derby con la maglia che tifa da bambino. Per questo, forse, sente la partita più degli altri e ne esce fuori una prestazione super. Per tutto l’arco dei novanta (anzi, cento) minuti giocati fa a sportellate con Zaniolo e ne esce vincitore. Stessa sorte, quando capitavano dalle sue parti, anche per Abraham e Belotti. Se il muro biancoceleste ha retto per tutto l’arco dei novanta minuti, oltre che del compagno di reparto Casale, il merito è suo. BALUARDO DIFENSIVO.
KOSTIC: dopo un difficile periodo di ambientamento, l’esterno serbo sembra essere entrato nei meccanismi di gioco di Allegri e gioca la miglior partita da quando veste la maglia bianconera. Se nel primo tempo, rimane un po’ nascosto e deve principalmente aiutare in fase difensiva; nella ripresa, mette in mostra la poderosa falcata e per la retroguardia interista sono guai. Non è, infatti, un caso che entrambe le reti juventine nascono da due ripartenze sue culminate con gli assist. Su quella fascia sinistra si mangia il campo e anche Dumfries. UNA SPINA COSTANTE.
FLOP
PINAMONTI: con le partenze di Raspadori e Scamacca, tocca all’attaccante di scuola Inter prendere il loro complicato posto. Tuttavia, in queste prime tredici giornate, i gol all’attivo sono solamente due e la sua centralità nel gioco neroverde pressoché nulla. Contro l’Empoli, lo scenario è pressoché uguale con un’altra partita nettamente insufficiente. Non lo sblocca neanche lo stadio dove l’anno scorso è arrivato in doppia cifra di reti. ANCORA FUORI DAL PROGETTO.
GIROUD: no, non è un errore di battitura. L’attaccante francese, per quel che conta, è il primo giocatore a finire nella stessa giornata sia nei i “top” che nei “flop” della nostra rubrica. Se il perché è finito tra i “migliori” di questo turno lo abbiamo spiegato sopra, il motivo per cui si trova tra i “peggiori” è quell’espulsione tanto ingenua che non ci si aspetta da un giocatore della sua esperienza. Ammonito qualche minuto prima per una mischia creatasi con gli avversari, subito dopo la rete che decide il match, in preda all’emozione più totale, si toglie la maglia che gli costa un’altra ammonizione e, quindi, il cartellino rosso. BENE MA NON BENISSIMO.
MAGNANI: in una partita così delicata per un Hellas Verona che fatica a fare punti e togliersi dall’ultima posizione, farsi espellere dopo neanche mezz’ora non è la migliore delle idee. Da quel momento, per gli scaligeri la partita diventa totalmente in salita con il Monza che nel secondo tempo conquista i tre punti. Un atteggiamento troppo MAGNANI(MO) nei confronti degli avversari.
IBANEZ: è suo l’errore eclatante che decide, in negativo per la Roma, il derby contro la Lazio. Cercando di uscire dall’area di rigore palla a piede, si fa fermare da Pedro con la palla che finisce sul sinistro di Felipe Anderson che batte Rui Patricio. Un’ingenuità che, in parte, nasconde le difficoltà dei giallorossi di creare calcio. Senza dubbio, quest’oggi, il CAPRO ESPIATORIO.
Fonte Foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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