Dopo il turno infrasettimanale, si chiude il terzo impegno di Serie A nell’arco di sette giorni. Tanti i gol, le sorprese e le conferme.
L’undicesima giornata si è aperta sabato pomeriggio con il pareggio spettacolare tra Atalanta e Lazio (2-2). Al “Gewiss Stadium” è andata in scena una delle partite più belle di questo fine settimana, con due tempi praticamente in fotocopia. I biancocelesti passano in vantaggio grazie alla rete di Pedro che manda in porta un facile “tap-in” ma la prima frazione si chiude sull’1-1 grazie al potente assolo di Duvan Zapata. Nella ripresa, stesso andamento: la squadra di Sarri passa di nuovo avanti grazie al gol di Ciro Immobile (che eguaglia lo storico record di reti del mitico Silvio Piola). All’ultimo secondo utile, però, la Dea riesce a pareggiare con un bel tiro in contro balzo di De Roon che batte Pepe Reina. Poco o nulla cambia in termini di classifica. Le due squadre si trovano rispettivamente al quarto e sesto posto.
A seguire, al “Bentegodi” di Verona, i padroni di casa dell’Hellas battono clamorosamente la Juventus per 2-1. Come sempre, straordinaria la partenza degli scaligeri che al quindicesimo sono già avanti per 2-0 grazie alla doppietta di uno scatenato Simeone. Nel secondo tempo, la squadra di Max Allegri prova una disperata rimonta ma riesce a trovare solo il gol della bandiera con McKennie. Sconfitta pesante per la Vecchia Signora che adesso si trova al nono posto in classifica a sedici punti dalla vetta. Squadra in ritiro fino a sabato.
La giornata di sabato si è poi conclusa con la netta vittoria del Torino per 3-0 ai danni della Sampdoria. Bene la squadra di Juric che torna alla vittoria dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan; male quella di D’Aversa che perde la terza delle ultime quattro partite.
Il programma della domenica, invece, è stato aperto dalla vittoria casalinga dell’Inter che sbriga la pratica Udinese nella ripresa grazie alla doppietta di Joaquin Correa (2-0). Ottima prova dei neroazzurri che hanno dominato per larghi tratti il match. Bene anche la fase difensiva che per la seconda partita non subisce reti. La squadra di Simone Inzaghi prova a non perdere la scia di Milan e Napoli e allunga sulle squadre alle spalle. Fondamentali per il proseguo della stagione i prossimi impegni contro le prime due della classe. Non bene i friulani che non vincono una partita dal 12 settembre.
Nel classico orario delle 15, sono state tre le partite disputate. Partiamo dalla sorpresa Empoli che in rimonta riesce a battere fuori casa il Sassuolo (1-2). Negli ultimi dieci minuti la squadra di Andreazzoli prima, pareggia grazie a un rigore di Pinamonti; poi, completa la rimonta grazie a una rete di Zurkowski convalidata dalla “goal-line technology“. I toscani superano così in classifica i neroverdi e agguantano Hellas Verona e Juventus a metà classifica. Occasione persa, invece, per la squadra di Dionisi che reduci dall’exploit dell’Allianz Stadium perdono un’occasione per avvicinarsi alla “zona Europa“.
In contemporanea, il Genoa di Davide Ballardini pareggia un importante scontro salvezza contro il Venezia. Nessuna delle due squadre voleva perdere e lo 0-0 è il risultato più giusto. Questo non cambia, però, le preoccupanti posizioni in classifica: il Grifone rimane diciassettesimo con otto punti; la squadra di Paolo Zanetti sedicesima con nove.
Terzo e ultimo impegno del primo pomeriggio, quello del “Franchi” dove i padroni di casa della Fiorentina battono con un perentorio 3-0 lo Spezia di Thiago Motta. Decisivo uno scatenato Dusan Vlahovic autore di una tripletta. La squadra di Vincenzo Italiano continua a fare bene e restare nelle zone alte della classifica. Male, invece, la sua ex squadra che attualmente occupa la diciottesima posizione.
Il programma dell’undicesima giornata è, poi, proseguito con il derby campano tra Salernitana e Napoli. Questa, si è rivelata una partita più equilibrata e combattuta del previsto che i partenopei riescono a conquistare grazie alla rete di Zielinski. I padroni di casa, spinti dal proprio pubblico, provano in tutti i modi ad agguantare un pareggio (che forse si sarebbero pure meritati) ma che non riescono ad ottenere. 0-1 il risultato finale. Parità, invece, per quanto riguarda il numero delle espulsioni: una a Kastanos e l’altra a Koulibaly. Continua la marcia della squadra di Luciano Spalletti che per la quarta volta di fila mantiene inviolata la propria porta.
Chiude la domenica di Serie A, il big match dell’Olimpico che vede opporsi Roma e Milan. Primo tempo pressoché perfetto dei rossoneri che trovano il vantaggio grazie a una punizione potente e angolata di Zlatan Ibrahimovic. Nella ripresa iniziano una serie di polemiche che caratterizzeranno soprattutto il post partita. Tutto nasce da un rigore assegnato al Milan dall’arbitro Maresca. Quest’ultimo viene invitato dal collega al VAR ad andare a rivedere l’azione all’on-field review per un possibile errore di valutazione ma non cambia la sua idea e conferma il rigore. Dal dischetto si presenta Franck Kessié che spiazza Rui Patricio e porta il Diavolo sullo 0-2.
Al minuto numero sessantasei, arriva un’espulsione per doppio giallo a Theo Hernandez che lascia la sua squadra in dieci. A tal proposito, non viene considerato un possibile fallo su Krunic che ha dato il via all’azione che ha portato al rosso del terzino francese. Inizia così l’arrembaggio della squadra di José Mourinho che, nel secondo dei sei minuti di recupero, accorcia le distanze grazie alla rete di El Shaarawy.
Nei frangenti conclusivi tanta confusione in area di rigore del Milan, nella quale un replay evidenzia un possibile fallo di Kjaer su Pellegrini. Per intenderci, avviene lo stesso contatto che in Inter-Juve ha portato l’arbitro Mariani (su intervento del VAR) a fischiare la massima punizione a favore dei bianconeri. In questo caso, né l’arbitro in campo né quello al monitor intervengono, suscitando ulteriori polemiche e ira nell’ambiente giallorosso. Il risultato finale è di 1-2 per la squadra di Pioli che ha comunque sia meritato il successo. Quest’ultima rimane al primo posto della classifica in coabitazione con il Napoli.
Il programma dell’undicesima giornata di campionato si è poi conclusa con il posticipo del lunedì sera tra Bologna e Cagliari. Dopo una prima frazione di gioco piuttosto equilibrata e con poche occasioni, conclusa sul risultato di 0-0, nella ripresa è venuta fuori la voglia di vincere dei padroni di casa. Decidono il match le reti di De Silvestri e Arnautovic che battono due volte un incolpevole Cragno. Nel finale maxi rissa che porta all’espulsione di Martin Caceres. Grazie a questo successo, per 2-0, i romagnoli agguantano il trenino di Juventus, Hellas Verona e Empoli a metà classifica; male ancora i sardi che rimangono in ultima posizione.
TOP
SIMEONE: l’attaccante argentino, dopo un anno complicatissimo passato al Cagliari, si è completamente ritrovato e sbloccato. Dopo il poker rifilato alla Lazio, il figlio del “Cholo” è risultato decisivo con la sua doppietta anche nel match vinto dall’Hellas Verona contro la Juventus. Otto gol in undici partite e seconda posizione in classifica marcatori alle spalle di Ciro Immobile. Che partenza per il “Cholito”!
CORREA: altro argentino, altro attaccante, altra doppietta. Stiamo parlando del “Tucu” che dopo un primo tempo non brillante ha ripagato la fiducia di Simone Inzaghi con due reti (soprattutto la prima in azioni personale) belle e importanti che hanno regalato i tre punti all’Inter. L’ex giocatore della Lazio, se al massimo della condizione, potrebbe risultare utile in alcune partite con i suoi sprazzi.
EMPOLI: tolte le prime due della classe, la squadra che sta stupendo più di tutte è quella di Aurelio Andreazzoli. Partita con l’obiettivo della salvezza e con una rosa modesta, si ritrova al decimo posto della classifica con quindici punti. Oltre la Juventus fa un’altra vittima illustre: il Sassuolo dell’ex allenatore Dionisi.
VLAHOVIC: un avvio di stagione sicuramente non semplice per l’attaccante serbo (condizionato soprattutto dalle voci di mercato), messo alle spalle con una tripletta superba che ha ricordato a tutti le sue capacità. Prima, si presenta sul dischetto e spiazza Provedel; poi, segna sia di sinistro che di destro. Tre punti alla Viola e un pallone in più a casa Vlahovic. La squadra di Italiano vola in quest’inizio e lui è l’uomo copertina.
MILAN: continua la striscia di vittorie consecutive in campionato dei rossoneri che con quella di ieri arrivano a sette. La squadra di Stefano Pioli ha tutte le carte in regola per lottare fino alla fine per lo scudetto e contro la Roma ha dimostrato il perché. Decisivo e trascinatore Ibrahimovic che però è ben supportato da due ottimi Leao e Saelemaekers. Muro Kjaer che con Tomori forma una gran coppia.
FLOP
MORATA: sembrava dovesse partire dalla panchina, ma le assenze di Chiesa e Kean gli hanno permesso un’altra maglia da titolare. L’attaccante spagnolo, dopo un buon inizio, ha smarrito la via e anche a Verona ha dato prova del periodo negativo. Gunter, che usa sia le buone che le cattive maniere per fermarlo, lo annulla completamente. Non l’unico colpevole della sconfitta bianconera ma da lui ci si aspetta qualcosina in più, anche in termini di fraseggio con il compagno di reparto Paulo Dybala (unico trascinatore della squadra).
SAMPDORIA: se il calendario difficile poteva giustificare un avvio di stagione complicato, le tre sconfitte nelle ultime quattro giornate sono un chiaro indicatore delle difficoltà della Doria. Prestazione incolore all’Olimpico Grande Torino, dal quale escono con un netto 3-0 e un’espulsione ai danni di Adrien Silva. La squadra di mister D’Aversa è chiamata a fare molto meglio.
SASSUOLO: dopo le due vittorie di fila contro Venezia e soprattutto Juventus, ci si aspettava tutt’altro risultato per quanto riguarda i neroverdi. Dopo la prima frazione ben giocata e chiusa sul vantaggio di 1-0, la squadra di Dionisi ha tirato troppo presto i remi in barca subendo più e più volte le iniziative degli avversari. Si interrompe la striscia di risultati utili consecutivi.
ABRAHAM: subisce mentalmente il duello con l’amico di una vita Tomori e viene sostituito a mezz’ora dalla fine per una prestazione nettamente insufficiente. Da uno come lui ci si aspetta molto di più. L’attaccante inglese è chiamato a sbloccarsi: zero gol e zero assist nelle ultime cinque partite.
CAGLIARI: continua il periodo negativo dei rossoblù che perdono ancora. La squadra di Walter Mazzarri appare per larghi tratti della partita arrendevole e fa vedere qualcosina solo una volta andata in svantaggio. Il tecnico toscano, in virtù dell’ultima posizione in classifica e di un gioco troppo difensivo, rischia il posto.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare benissimo tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).