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Serie A, top&flop: lotta scudetto tra Milan e Inter, addio Napoli
25 Aprile 2022
CalcioSerie AVoci di Sport

Serie A, top&flop: lotta scudetto tra Milan e Inter, addio Napoli

Home » Voci di Sport » Calcio » Serie A, top&flop: lotta scudetto tra Milan e Inter, addio Napoli

Giunge al termine anche la 34esima giornata di una Serie A che si sta avvicinando al termine con ancora tanti verdetti da emettere. Dalla lotta per lo scudetto a quella per la salvezza nulla è ancora scritto. Vediamo, dunque, cos’è successo in questi tre giorni.

Gli anticipi del sabato

A differenza degli altri sabato, sono quattro le partite in programma.

Partiamo dal match delle ore 15 tra Venezia e Atalanta che fa tornare il sorriso a mister Gasperini dopo un mese e passa senza vittorie. La sua squadra si impone per 1-3 e rientra, pienamente, nella corsa per un posto “europeo“. Per i lagunari, invece, situazione di classifica piuttosto difficile che attualmente li condanna all’ultimo posto.

In contemporanea, si gioca anche la sfida tra Torino e Spezia. La squadra di Ivan Juric conferma l’ottima forma fisica mostrata nelle ultime apparizioni e senza tanti affanni supera gli spezzini con il risultato di 2-1. Protagonista del match con una doppietta: Lukic.

Alle ore 18 è tempo del primo “big match” di questo fine settimana: quello tra Inter e Roma. Una partita mai come le altre se a “San Siro“, nella panchina avversaria dei neroazzurri, siede José Mourinho. I campioni d’Italia in carica, reduci dalla netta vittoria in Coppa Italia ai danni del Milan, superano con una certa disinvoltura (3-1) anche i giallorossi.

Chiude il programma del sabato, l’incontro delle 20:45 tra Hellas Verona e Sampdoria. Partita meno piacevole del previsto terminato con il punteggio di 1-1. Alla rete di Caputo ha risposto nel finale di gara Caprari. Se, però, gli scaligeri sono certi già da tempo di aver raggiunto la salvezza, lo stesso non si può dire per la squadra di Giampaolo che si trova in una non comodissima sedicesima posizione.

La domenica di Serie A

Il menù domenicale della Serie A si apre alle 12:30 con il match tra Salernitana e Fiorentina. La squadra di Davide Nicola, nel momento migliore della propria stagione, sta provando a fare qualcosa che fino a due/tre settimane fa sembrava impossibile. Tuttavia, dopo il successo per 2-1 ai danni della Viola la salvezza (con una partita da recuperare) è lontana solamente tre punti. Brutto passo falso, invece, per i ragazzi di Italiano.

Nello storico orario delle 15 solo due le partite disputatesi.

Partiamo dalla sfida del “Castellani” tra Empoli e Napoli. La squadra di Luciano Spalletti doveva vincere per restare aggrappata alla lotta scudetto e per 79 minuti gioca una partita matura portandosi avanti due reti a zero. A un certo punto, però, si inceppa qualcosa nei meccanismi dei partenopei e in sette minuti accade qualcosa di inimmaginabile. Prima Henderson e poi la doppietta di Pinamonti frantumano le speranze napoletane di titolo. Finisce con un surreale 3-2.

Stesso orario anche per l’incontro che oppone le già salve Bologna e Udinese. Le due formazioni non hanno più nulla da chiedere al loro campionato e danno vita a un 2-2 piacevole che fa contenti entrambe le tifoserie.

Alle ore 18 va in scena a “Marassi” un Genoa–Cagliari dal peso specifico non indifferente. Per 89 minuti regna l’equilibrio ma questo viene rotto dal destro millimetrico di Badelj che regala al Grifone (e ai suoi tifosi) tre punti che mantengono ancora accese le speranze di salvezza. Nella parte bassa della classifica quattro squadre nel giro di cinque punti.

Alle 20:45 è tempo dell’altro “big match” di questa giornata di Serie A: quello tra Lazio e Milan. La squadra di Maurizio Sarri parte meglio e chiude il primo tempo in vantaggio per 1-0. Nella ripresa, però, cambia il copione e prima con Giroud e poi con Tonali (nel recupero) il Diavolo porta a casa tre punti (1-2) che infiammano la lotta al titolo. I rossoneri restano in prima posizione con un vantaggio di due punti sui cugini neroazzurri che, mercoledì sera, recupereranno la partita con il Bologna.

Il posticipo del lunedì

Chiude il programma di questo 34esimo turno di Serie A, la sfida del “Mapei Stadium” tra Sassuolo e Juventus. La squadra di Max Allegri passa in svantaggio per mano di Raspadori ma, prima dell’intervallo, trova il pari con Dybala e poi, a pochi secondi dal novantesimo, trova il gol vittoria con Kean. Quarto posto blindato e Napoli distante un solo punto.

                                                                                               TOP

LUKIC: il centrocampista serbo nell’arco della stagione si è guadagnato la fiducia di mister Juric e un posto da titolare. O in mediana o nei due dietro la prima punta, il numero 10 del Toro, spesso e volentieri, è partito dal primo minuto. Qual’è, dunque, il modo migliore per ripagare la stima nei suoi confronti? Segnare la doppietta con cui la formazione granata supera lo Spezia. “Tutti col numero 10 sulla schiena e poi sbagliamo i rigori” canta Cesare Cremonini. Ecco, lui no: segna sia dal dischetto che con il piede debole (nell’occasione del secondo gol). IL PESO DEL 10.

MURIEL: frenato da alcuni problemi fisici e fregato dal problema (mancanza di continuità) che ha contraddistinto tutta la sua carriera, l’attaccante colombiano nella partita di Venezia sfodera la miglior prestazione della stagione. Dimostrazione evidente il fatto che in tutte e tre le reti bergamasche c’è il suo zampino. Gol, assist e sprazzi del giocatore ammirato la passata stagione. Ai difensori veneti, usciti dal campo con un mal di testa atroce, non ha fatto capire nulla. D’altronde è sempre stato così DISORIENTANTE.

BROZOVIC: perno, faro e regista della formazione neroazzurra, il centrocampista croato è il custode della metà campo interista con le cui chiavi prova ad aprire le difese avversarie. Solitamente, è colui che dà inizio alle azioni pericolose ma contro la Roma decide di fare l’inverso. Servito in verticale dal connazionale Perisic, si butta in profondità; disorienta un paio di difensori avversari; si sposta la palla sul destro e la piazza all’angolino alto facendo restare immobile Rui Patricio. L’EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA.

PINAMONTI: l’attaccante classe 1999 sta vivendo ad Empoli la stagione più bella, fin qui, della sua carriera. Mister Andreazzoli ha caricato, sul suo fisico ben impostato, il peso dell’attacco empolese e lui lo ha retto alla grande. Contro il Napoli segna la doppietta che regala alla sua squadra tre punti che mancavano proprio dalla gara d’andata contro i partenopei di dicembre e sale, in classifica marcatori, a quota dodici reti raggiungendo Osimhen. Per i tifosi del Napoli, resterà per sempre: l’AMMAZZASOGNI.

TONALI: dalle critiche della passata stagione agli elogi e alle prestazioni della stagione ancora in corso. Quante cose possono cambiare in meno di un anno!? Dal pareggiare una partita contro la Lazio che poteva demoralizzare il Milan nella lotta per lo scudetto alla vittoria nei minuti di recupero. Quante cose possono cambiare nel giro di qualche minuto!? Il buon Sandro, match-winner della partita di ieri, lo ha già capito: nel calcio così come nella vita è tutta una QUESTIONE DI TEMPO.

                                                                                                  FLOP

SERGIO OLIVEIRA: arrivato come uno degli acquisti più importanti del mercato invernale non ha mantenuto le attese. Nel centrocampo giallorosso non è riuscito a portare quello che Mourinho si aspettava. Se in fase d’impostazione appare compassato, in fase di ripiegamento è ancora più lento. Contro l’Inter viene più volte mangiato dal pressing e dalla ferocia dei centrocampisti neroazzurri perdendo una quantità industriale di palloni. La leggenda narra che un piccolo tifoso della Roma abbia chiamato “Sergio” la propria TARTARUGA.

IGOR: dalle panchine nelle passate stagioni alla titolarità di quest’anno a suon di ottime prestazioni. Non sempre, però, è tutto rose e fiori e contro la Salernitana commette l’errore che condanna la Viola ad una pesante sconfitta. Arrivato sul pallone, prima di Bonazzoli, non riesce a spazzarlo via e lo lascia lì. A quel punto, l’attaccante italiano, da rapinatore d’area si fionda sulla sfera e batte Terraciano. L’unica spiegazione del suo intervento, o meglio, non intervento, è che abbia fatto tardi il sabato sera e che non fosse pronto per giocare alle 12:30 di domenica. DORMITA PROFONDA.

MERET: a proposito di interventi inspiegabili e dormite clamorose, cosa ha combinato l’estremo difensore del Napoli? Se nella prima e nella terza rete toscana è totalmente incolpevole, il pareggio dell’Empoli nasce proprio da una sua gigantesca ingenuità. Tiene troppo il pallone tra i piedi e quando decide di rinviarlo è troppo tardi. Il suo rinvio colpisce Pinamonti che segna, in un modo del tutto casuale, la rete del momentaneo pareggio. Il portiere partenopeo così come tutto il Napoli si è tirato da solo la ZAPPA SUI PIEDI.

MARUSIC/ACERBI: di interventi che hanno deciso, in negativo, le partite in questo week-end di Serie A ne abbiamo abbastanza. Tra questi non si può inserire quello che ha condannato alla sconfitta la Lazio di Maurizio Sarri. Prima, Marusic tiene palla troppo a lungo nei pressi della sua area e sul pressing di Rebic la perde; poi, sul cross rossonero interviene di testa Acerbi togliendo la palla dalla disponibilità di Strakosha e regalandola ad Ibra che ringrazia e fornisce l’assist al gol-vittoria di Tonali. Siete sicuri che volete un aggettivo per questa loro “grottesca” azione difensiva? Va bene, eccovi accontentati: IMBARAZZANTE.

Giuseppe Tosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.

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About Giuseppe Rosario Tosto

Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.

Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.

È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.

Il suo compito? Cercare di spiegare benissimo tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).

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