Giunge al termine anche la 33esima giornata di un campionato di Serie A che è entrato nella fase finale e decisiva della stagione. In questo settimana abbiamo assistito a vittorie importanti, pareggi dell’ultimo minuto e sorprese (spiacevoli per chi le ha ricevute) come quelle dell’uovo di Pasqua. Vediamo, dunque, nel dettaglio cos’è accaduto.
Questo nuovo turno di Serie A è iniziato venerdì pomeriggio, alle ore 18, con la sfida del “Picco” tra Spezia e Inter.
Dopo una prima mezz’ora abbastanza tranquilla rompe gli indugi Marcelo Brozovic con un mancino angolato che batte Provedel. Per il croato prima rete stagionale in campionato. Nella ripresa, il subentrante Lautaro Martinez firma il raddoppio nerazzurro cui, però, segue il gran gol della bandiera di Maggiore. A mettere la parola fine al match: Alexis Sanchez. “El nino maravilla” con un destro rasoterra firma l’1-3 per la squadra di Simone Inzaghi.
L’Inter chiama e il Milan, alle ore 20:45, risponde a “San Siro” contro il Genoa.
Reduce da due pareggi per 0-0 consecutivi, il Diavolo si sblocca dopo appena dieci minuti con il tap-in al volo di Leao. Tuttavia, i ritmi della partita non decollano e nei restanti ottanta minuti di gioco sono rare le occasioni davvero pericolose. Tra queste, si inserisce la rete del definitivo 2-0 firmata da Messias.
In questo week-end di Pasqua, la giornata del sabato diventa una tipica domenica di Serie A. Ben sei le partite disputate anche se, addirittura, in cinque slot orari differenti.
Partiamo, comunque sia, dal match delle 12:30 tra Cagliari e Sassuolo.
Dopo la sconfitta del Genoa, la squadra di Walter Mazzarri entra in campo con il piede e la carica giusta per allungare in classifica. In diversi tratti, se non in tutto il primo tempo, il “Casteddu” mette in seria difficoltà i neroverdi trovando la rete del vantaggio con Deiola. Nella ripresa qualche ripartenza interessante da ambo i lati ma nessuno riesce a buttare la palla in fondo alla rete. Alla “Sardegna Arena” finisce 1-0 per i padroni di casa che conquistano tre punti che sanno (quasi) di salvezza.
A proposito di lotta per non retrocedere, alle 14:30, scendono in campo al “Ferraris” Sampdoria e Salernitana.
Per la squadra di Giampaolo, la cui posizione in classifica non è poi così sicura, inizio da incubo con la formazione ospite che si porta, in appena cinque minuti, avanti di due reti grazie alle realizzazioni di Fazio ed Ederson. A queste risponde Ciccio Caputo ma nella ripresa la Doria non ha la forza di completare la rimonta. Al triplice fischio finale il risultato è di 1-2 per i ragazzi di Nicola.
Stesso orario anche per la sfida che oppone, alla “Dacia Arena“, Udinese ed Empoli.
La loro permanenza in Serie A non è in discussione ma entrambe vogliono togliersi qualche soddisfazione in questo finale di stagione. Tuttavia, la partita rispecchia perfettamente l’andamento delle due squadre nelle ultime giornate con i friulani, in forma e in fiducia, e i toscani senza più nulla o quasi da chiedere al loro campionato. Il risultato di tutto ciò è il 4-1 con cui la squadra di Cioffi si impone su quella di Andreazzoli.
Giusto il tempo di prendere un caffè e, alle 16:30, sono già pronte per scendere sul terreno di gioco Fiorentina e Venezia.
La “Viola” nella prima frazione di gioco domina ampiamente convertendo in rete solo una delle tante occasioni avute. Il marcatore è colui che ci ha preso gusto in queste ultime giornate: Lucas Torreira. Nei secondi quarantacinque minuti, gli ospiti provano a reagire ma non trovano la via del pari. Finisce 1-0 per la squadra di Italiano che si ritrova in piena lotta per l’Europa.
Termina quella ed inizia, alle 18:30, la partita tra Juventus e Bologna.
Quest’ultima, ci ha mostrato come la squadra di Max Allegri fatichi ancora ad avere un’identità di gioco o a creare delle azioni corali manovrate. La prima frazione è, infatti, piuttosto sotto ritmo. Ad inizio secondo tempo la musica non cambia e, al 52esimo, Arnautovic porta in vantaggio la squadra di romagnola. Nel finale, però, complice la doppia espulsione di Soumaoro e Medel, la “Vecchia Signora” trova l’1-1 conclusivo con Dusan Vlahovic.
Chiude questo lungo sabato, la sfida dell’Olimpico con protagoniste Lazio e Torino.
Così come nel match d’andata, la squadra di Maurizio Sarri fatica parecchio e nella ripresa il Toro trova il gol del momentaneo vantaggio con l’incornata di Pellegri. Tuttavia, proprio come nel match dello scorso settembre, nel secondo dei quattro minuti di recupero, i biancocelesti trovano l’1-1 con il solito Ciro Immobile.
Il “big match” di questa 33esima giornata di campionato si disputa il lunedì di “Pasquetta“, alle ore 19, con l’incrocio tra Napoli e Roma.
I partenopei, spinti dai 40mila dello ” Stadio Maradona“, partono nettamente meglio e si portano in vantaggio con la rete dal dischetto di capitan Insigne. La reazione della squadra di José Mourinho, considerato anche il match di giovedì sera contro il Bodo Glimt, arriva “solamente” al termine di una seconda frazione giocata, comunque sia, meglio degli avversari con la rete di El Shaarawy. Il “Faraone” con uno destro ben piazzato batte Meret e firma l’1-1 finale.
La squadra di Luciano Spalletti, dunque, perde altri punti preziosi nei confronti delle altre due pretendenti al titolo così come i giallorossi non riescono ad avvicinarsi a quel quarto posto della Juve. La lotta per lo scudetto è diventata da tre è passata a due mentre quella per un posto in Champions è chiusa?
Conclude questo turno di Serie A, il match delle ore 21 tra Atalanta ed Hellas Verona.
La “Dea“, al netto dell’eliminazione dall’Europa League e degli ultimi risultati in campionato, è in netta crisi mentale o, se preferite, psicologica. Nonostante l’impegno profuso non riesce nemmeno ad avvicinarsi a quelle prestazioni cui ci ha abituato in questi anni e anche in questa stagione fino a dicembre.
Anche contro gli scaligeri va sotto di due reti (Ceccherini e autogol di Koopmeiners) e il primo gol in campionato di Scalvini serve solo a rendere meno amara la sconfitta per 1-2. A mister Gasperini serve toccare i tasti giusti per motivare il più possibile i suoi ragazzi fino alla fine della stagione. L’ottavo posto non è certamente quello sperato, ad inizio anno, dai tifosi bergamaschi.
TOP
DEIOLA: per giocare in massima serie e segnare il gol vittoria in una partita piuttosto importante per la salvezza non è detto che devi, per forza, essere il più talentuoso in campo. A volte, possono “bastare” determinazione, dedizione e passione. Qualità che non mancano al centrocampista con il “Casteddu” nel cuore e cresciuto nel Cagliari. L’inserimento che lo ha portato a decidere la gara contro il Sassuolo può valere una salvezza. CAVALIERE DEI QUATTRO MORI.
DEULOFEU: lui, invece, di talento ne ha tanto ma durante l’arco della sua carriera non sempre l’ha gestito nel migliore dei modi. Buon per l’Udinese e i suoi tifosi che in questo finale di stagione stanno ammirando e gioendo delle sue prodezze. L’attaccante spagnolo, contro l’Empoli, mette a referto un’altra prova da migliore in campo con un gol ed un assist. WHAT ELSE?
EDERSON: rappresenta al meglio lo spirito della Salernitana e del suo allenatore. Corre per quattro, recupera palloni, si inserisce in fase offensiva e, soprattutto, butta il cuore sempre oltre l’ostacolo. Nel match di sabato pomeriggio contro la Sampdoria, nell’azione del secondo gol campano, ara la fascia sinistra del “Ferraris” sfuggendo a qualsiasi intervento avversario e batte Audero mettendo a segno una rete da brasiliano vero. La strada per una insperata quanto miracolosa salvezza è molto tortuosa e potrebbe risultare senza sbocchi ma lui, quantomeno, sta provando ad accendere il motore di una macchina che non partiva più. L’AGGIUSTATUTTO.
TORREIRA: il centrocampista uruguaiano sta disputando una delle sue migliori, se non la migliore, stagione della sua carriera. Negli schemi di mister Italiano è prezioso sia in fase difensiva (dove conoscevamo le sue qualità) che in quella offensiva (vera sorpresa). Quello messo a segno contro il Venezia, decidendo tra l’altro la partita, è il quinto gol in campionato. Nella mischia di squadre che sgomitano per arrivare in un piazzamento “europeo” le sue prestazioni potranno fare la differenza.
BAMBINI ALLO STADIO: quello che, oltre me, ha colpito anche tanti di voi è la massiccia presenza di bambini allo stadio in questo week-end pasquale. Il ritorno alla capienza al 100% ha ridato il vero significato alle partite e vedere così tanti neonati/e, bambini/e, ragazzini/e, adolescenti è una delle immagini più belle di questi ultimi anni, per certi versi, strani e isolati. Un vero e proprio segnale di SPERANZA PER IL FUTURO.
FLOP
NZOLA: quella che ha visto protagonista l’attaccante dello Spezia è una scena cui penso nessuno ha mai assistito prima. Entra in campo al 60esimo al posto di Manaj. Dopo qualche minuto dal suo ingresso, però, l’arbitro si accorge che l’angolano sta giocando con un orecchino e quindi lo invita ad andare a bordo campo per levarselo. Problema che questo è rimasto incastrato e neanche alcuni componenti della panchina spezzina riescono a toglierlo. Dopo qualche minuto di attesa, al 70esimo, uno spazientito Thiago Motta decide di sostituire l’autore di questa scena tipica di SCHERZI A PARTE.
SCAMACCA: quella contro il Cagliari è una delle peggiori prestazioni stagionali dell’attaccante italiano. Grande merito va a Lovato che lo fa giocare (male) spalle alla porta e non gli permette di essere pericoloso dalle parti di Cragno. Il difensore dell’under 21 italiana lo segue pure negli spogliatoi non lasciandoli neanche lo spazio e il tempo per fare la doccia. In una parola: STALKERIZZATO.
MURRU: premesso che tutta la Sampdoria ha giocato una partita al di sotto della sufficienza con l’unica eccezione (forse) Caputo, il terzino blucerchiato è stato protagonista di una prima frazione da dimenticare. Spaesato e confuso per tutti i primi quarantacinque minuti di gioco, nella ripresa, neanche mette piede in campo con mister Giampaolo che lo sostituisce all’intervallo. AGNELLO SACRIFICALE.
DYBALA: le prestazioni dell’argentino, via a fine stagione, dipendono da come si sveglia al mattino. E sabato mattina, sicuramente, si è svegliato con la luna storta perché la sua prova contro il Bologna è stata totalmente incolore. Zero incisività e tanti errori sono la sintesi di una partita che per lui è durata neanche un’ora. MAI UNA JOYA.
CALCIO SPEZZATINO: in questa stagione abbiamo più volte assistito a turni di Serie A spalmati in più giorni e in vari orari diversi ma come questo fine settimana mai. Giusto che le partite di Roma e Atalanta, visti gli impegni europei del giovedì, siano state disputate nella giornata di lunedì. Sbagliato, super sbagliato, far giocare nella giornata di sabato sei partite in cinque slot orari diversi e uno dietro l’altro. Per Pasqua, i tifosi così come tutti gli italiani vorrebbero mangiare le lasagne della nonna, l’uovo e magari la colomba. Non il CALCIO SPEZZATINO.
Giuseppe Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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