La parte conclusiva della regular season di NBA sta riservando parecchie sorprese ed emozioni a tutti gli appassionati. In entrambe le Conference, infatti, a farla da padrone è lo spettacolo, insieme all’imprevedibilità: la lotta per accedere ai playoff continua ad essere piuttosto combattuta e movimentata e la griglia delle prime otto squadre si modifica considerevolmente partita dopo partita. Ad Ovest, gli Houston Rockets sono ad un passo dal primo posto finale, in virtù della sconfitta riportata dai Golden State Warriors la scorsa notte sul campo dei San Antonio Spurs (attualmente quinti in classifica), mentre gli Oklahoma City Thunder insidiano i Portland Trail Blazers per il terzo posto e Utah Jazz, New Orleans Pelicans e Minnesota Timberwolves cercano di tenere a distanza i Los Angeles Clippers e i Denver Nuggets, che hanno ancora concrete chance di qualificarsi alla post season, pur essendo attualmente appaiate rispettivamente al nono e al decimo posto. Ad Est, invece, i sorprendenti Toronto Raptors hanno ormai blindato il primato, così come i Boston Celtics difficilmente lasceranno il secondo posto, mentre i Cleveland Cavaliers devono difendere la terza posizione dalle varie Indiana Pacers, Washington Wizards e Philadelphia Sixers. Gli ultimi due piazzamenti utili per i playoff sono occupati, rispettivamente, dai Miami Heat e dai Milwaukee Bucks, che hanno un buon margine di vantaggio sui Detroit Pistons noni. Questa settimana darà luogo a tanti scontri importanti in ottica playoff, con numerosi big match, molti dei quali presenti nella nostra lista delle cinque partite da seguire a tutti i costi.
CELTICS-THUNDER – I Boston Celtics sono reduci da un periodo tutt’altro che positivo, dovuto anche e soprattutto ai tanti infortuni, più o meno gravi, che hanno decimato il roster a disposizione di coach Brad Stevens. In particolar modo, va segnalato quello di Kyrie Irving, tenuto a riposo precauzionale in virtù del fatto che la franchigia del Massachusetts ha ormai blindato il secondo posto e, al contempo, dovrebbe compiere un autentico miracolo per centrare il primo. A giochi quasi fatti, dunque, i Celtics hanno deciso di dosare le energie dei loro uomini migliori, The Uncle Drew su tutti, in vista dei playoff, in cui il loro obiettivo sarà quello di porre fine all’egemonia dei Cleveland Cavaliers nella Eastern Conference. Maggior responsabilità, dunque, per i vari Terry Rozier, Al Horford e Jayson Tatum. Hanno grandi ambizioni anche gli Oklahoma City Thunder, che hanno reagito alla grande all’infortunio di André Roberson, trovando la forza di inanellare una striscia positiva di risultati anche senza l’apporto dello specialista difensivo numero 21. Con un Russell Westbrook sempre più vicino alla tripla doppia di media e le due stelle Carmelo Anthony e Paul George che ormai convivono alla grande con The Brodie e con Steven Adams, OKC potrebbe davvero essere in grado di impensierire le altre contender ad Ovest. La nostra carrellata di partite da non perdere, dunque, si apre con l’appassionante duello tra la seconda forza ad Est e la quarta ad Ovest, in programma questa notte nella suggestiva cornice del TD Garden.
TRAIL BLAZERS-ROCKETS – Sempre questa notte, al Moda Center andrà in scena uno scontro che si preannuncia spettacolare, ossia quello tra la rivelazione Portland Trail Blazers e i solidi Houston Rockets, due delle squadre che più hanno incantato nella Western Conference e non solo. I primi, in particolar modo, hanno impressionato sin dall’inizio di questa stagione, raccogliendo vittorie su vittorie e mettendo in mostra una squadra organizzata ed efficace, anche e soprattutto grazie al considerevole apporto del principale punto di riferimento della franchigia dell’Oregon, quel Damian Lillard che sembra aver ormai raggiunto la tanto agognata consacrazione ed è indubbiamente uno dei migliori nel suo ruolo dell’intera lega. Con Dame, C.J. McCollum, Jusuf Nurkic e gli altri, Portland è riuscita a compiere una meravigliosa scalata fino all’attuale terzo posto e non sembra intenzionata ad interrompere la sua striscia di tredici vittorie consecutive. Dall’altra parte, però, i texani sono un ostacolo apparentemente insormontabile, avendo perso appena una volta nelle ultime 23 partite disputate. La squadra di Mike D’Antoni è reduce da cinque successi di fila e intende proseguire su questa strada per concludere la regular season al primo posto. Trascinata da un James Harden sempre più in formato MVP (con 31 punti, 5.2 rimbalzi e 8.7 assist di media per partita, con il maggior numero di triple segnate, 125, e tiri liberi realizzati, 191, dell’intera lega), da un indispensabile Chris Paul (18.7 punti, 5.5 rimbalzi, 8 assist e 1.7 palle recuperate per partita) e da un Clint Capela (36 doppie doppie in stagione e media di 14.2 punti, 11 rimbalzi e 1.8 stoppate per partita con il 65.2% al tiro, la miglior percentuale della lega) che ha fatto progressi piuttosto rilevanti, ma anche da una second unit di enorme spessore, Houston potrebbe rivelarsi la squadra da battere ad Ovest.
CAVALIERS-RAPTORS – Da un’interessante sfida tra la prima e la terza della classe ad Ovest, a quella tra la capolista e la terza in classifica ad Est, ossia, rispettivamente, i sorprendenti Toronto Raptors e i Cleveland Cavaliers, che si affronteranno nella notte tra mercoledì e giovedì alla Quicken Loans Arena. I canadesi hanno recentemente perso tra le mura amiche contro gli Oklahoma City Thunder, interrompendo una serie positiva di undici vittorie di fila, mentre la franchigia dell’Ohio si è imposta nelle ultime due gare, battendo i Chicago Bulls e i Milwaukee Bucks, anche e soprattutto grazie ad un LeBron James in forma smagliante, capace di far registrare ben tre triple doppie nelle ultime quattro partite, contribuendo in maniera determinante alle vittorie contro i Phoenix Suns (28 punti, 12 rimbalzi e 11 assist), i Chicago Bulls (33 punti, 13 rimbalzi e 12 assist) e i Milwaukee Bucks (40 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) e tenendo una media di 34 punti, 12.7 rimbalzi e 9.7 assist nelle ultime quattro sfide disputate. Al contempo, i Cavs nell’ultima gara hanno ritrovato Kevin Love, ma hanno perso fino a tempo indeterminato il loro coach Tyronn Lue, che dovrà risolvere i suoi problemi di salute. Per ciò che concerne i Raptors, la squadra di Dwane Casey ha grandi ambizioni in vista dei playoff e i vari DeMar DeRozan, Kyle Lowry e Serge Ibaka sono pronti a farla continuare su questa strada per dimostrare che il loro andamento esaltante non è una pura casualità.
SPURS-JAZZ – Nella notte tra venerdì e sabato, invece, i San Antonio Spurs ospiteranno gli Utah Jazz all’AT&T Center. Un vero e proprio spareggio playoff per entrambe le squadre, che si trovano attualmente appaiate rispettivamente al quinto e al sesto posto della Western Conference e i primi hanno una sola vittoria in più dei secondi (41 a 40) e lo stesso numero di sconfitte (30). Non è stato un periodo memorabile per gli Speroni, che pochi giorni fa erano scivolati al decimo posto, anche e soprattutto a causa di un ruolino di marcia piuttosto negativo, con ben undici sconfitte in tredici partite. Nelle ultime quattro gare disputate, però, la squadra di Gregg Popovich ha tirato fuori gli artigli ed è tornata a mostrare il suo carattere, imponendosi contro gli Orlando Magic (108-72), i New Orleans Pelicans (98-93), i Minnesota Timberwolves (117-101) e i Golden State Warriors (89-75), salendo così al quinto posto attuale. In attesa di recuperare Kawhi Leonard, che sarebbe dovuto tornare in occasione della sfida di venerdì scorso contro i Pelicans ma non se l’è sentita di forzare il quadricipite dolorante, San Antonio ha dimostrato di potersela giocare tranquillamente per i playoff. È riuscita nell’intento anche Utah, completamente rinata grazie all’affidabilità di Ricky Rubio, all’esplosione del giovane rookie Donovan Mitchell e al rientro del grintoso centro Rudy Gobert, che ha ridato stabilità ed efficienza alla fase difensiva dei suoi. Ora i Jazz sono tornati in zona playoff e non intendono lasciarla, così come non intendono interrompere l’ottima striscia di nove vittorie di fila (21 successi nelle ultime 23 gare).
SIXERS-TIMBERWOLVES – Il cerchio si chiude sabato sera, con l’intrigante sfida tra Philadelphia Sixers e Minnesota Timberwolves in programma al Wells Fargo Center di Philadelphia. I padroni di casa sono una delle rivelazioni della Eastern Conference e da molti considerati una possibile mina vagante nei playoff. Quel che è certo è che il famoso Processo sta portando notevoli frutti alla franchigia della Pennsylvania, come mostrano gli enormi progressi compiuti in brevissimo tempo dai giovanissimi Joel Embiid e Ben Simmons, vere e proprie colonne portanti della squadra di coach Brett Brown, capace di vincere quattro volte negli ultimi cinque incontri disputati (19.8 punti, 13.6 rimbalzi e 3.4 assist per JoJo e 13.2 punti, 9.5 rimbalzi e 9 assist per Benny) anche grazie al contributo dei giocatori più esperti, tra cui Marco Belinelli, rivelatosi un innesto di gran valore per Philly. Per ciò che concerne Minnie, invece, la squadra di coach Tom Thibodeau è scesa considerevolmente in classifica da quando ha perso per infortunio Jimmy Butler, ma se è riuscita a rimanere aggrappata alla zona playoff, battendo anche i Golden State Warriors, lo deve anche e soprattutto a un Karl-Anthony Towns che comanda la classifica delle doppie doppie (59) e capace di mettere a referto una media di 25.2 punti e 12.8 rimbalzi nelle ultime cinque partite. Oltre a KAT, ci si attende un contributo rilevante da Andrew Wiggins e dal nuovo arrivato Derrick Rose, oltre che dal sesto uomo Jamal Crawford, che rappresentano pedine fondamentali per Thibodeau per far sì che la squadra resti competitiva anche senza un giocatore del calibro di Butler.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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