Un’altra settimana targata NBA è ormai iniziata, con numerose sorprese da registrare sia ad Est che ad Ovest: mai come quest’anno, infatti, la lotta è serrata in entrambe le Conference e si fa fatica a definire gli equilibri della lega, complice anche e soprattutto il fatto che anche le contender stiano facendo parecchia a difficoltà a trovare continuità in termini di rendimento e risultati. Tra le tante sfide intriganti che la week numero 7 ci propone, ecco le cinque partite da non lasciarsi scappare.
Routine night for Kawhi.
29 PTS – 10 REB | #WeTheNorth pic.twitter.com/TMVAWeGbz1
— Toronto Raptors (@Raptors) November 26, 2018
RAPTORS – WARRIORS – Se è vero che tante partite interessanti sono in programma già questa notte e in quella tra domani e dopodomani, è pur vero che gran parte dei big match NBA della settimana si disputeranno nel weekend, a partire dal duello di fuoco tra Toronto Raptors e Golden State Warriors, fissato nella notte tra giovedì e venerdì alle 2:00. I primi sono attualmente la squadra più solida ed efficace, avendo anche il miglior record della lega (ben 17 vittorie ed appena 4 sconfitte in 21 gare) e il miglior assist-man, Kyle Lowry (10.4 passaggi vincenti a gara): in questo senso, la trade che ha portato Kawhi Leonard in Canada e DeMar DeRozan ai San Antonio Spurs sembra essersi rivelata la scelta ideale per la franchigia canadese. Questo è l’anno buono per far bene anche ai playoff? Sfide del genere possono essere piuttosto indicative in quest’ottica.
Nonostante stiano attraversando un momento particolarmente complicato ed abbiano cominciato la stagione col peggior andamento dell’era Kerr, infatti, i campioni in carica restano la squadra da battere. Le assenze di Stephen Curry e Draymond Green si stanno facendo sentire e non poco (DeMarcus Cousins, invece, potrebbe rientrare verso Natale), ma la franchigia della Baia può comunque contare su due All-Star del calibro di Kevin Durant e Klay Thompson. Del resto, è noto che i Warriors si esaltino maggiormente nelle gare più difficili: Toronto è avvisata, nonostante le assenze Golden State non farà sconti.
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SPURS – ROCKETS – Se l’affascinante duello tra Raptors e Warriors non dovesse bastare a soddisfare la vostra fame di spettacolo targato NBA, il derby texano della notte seguente sembra fare al caso vostro: sì esatto, proprio San Antonio Spurs contro Houston Rockets, Gregg Popovich contro Mike D’Antoni, James Harden contro l’amico concittadino DeMar DeRozan. La sfida delle semifinali di Conference 2017 riserva sempre un vasto carico di emozioni, nonostante gli Speroni non siano più la temibile corazzata di poco tempo fa. Perso Kawhi Leonard, il trascinatore della squadra nero-argento è, appunto, divenuto DeRozan, supportato da un Aldridge che però sta facendo vedere veramente ben poco di quanto messo in mostra lo scorso anno. Oltre a ciò, gli infortuni di Murray e Walker IV hanno reso ancor più difficili le cose agli Spurs.
Non se la passano meglio i Rockets, che attualmente hanno un record di 9 vittorie e ben 10 sconfitte. Nonostante una stagione NBA sin qui devastante per James Harden, che viaggia a medie di 31.5 punti (miglior marcatore della lega), 5.3 rimbalzi, 8.2 assist e 2.3 palle recuperate ed ha messo a referto 40.8 punti per gara nelle ultime cinque partite disputate, Houston accusa più del dovuto l’assenza di uno degli elementi del quintetto, non avendo una second unit affidabile come quella dello scorso anno. Ormai separatisi da Carmelo Anthony, i Razzi si affidano al ritrovato Gordon e alle certezze Paul, Harden, Tucker e Capela per tornare a vincere e convincere.
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SIXERS – WIZARDS – Il cerchio si chiude nella notte tra venerdì e sabato, con ben tre partite da segnare in agenda. Si comincia all’1:00 col duello tra Philadelphia Sixers e Washington Wizards al Wells Fargo Center, laddove i 76ers hanno perso recentemente contro i Cleveland Cavaliers, interrompendo una serie di ben venti vittorie consecutive tra le mura amiche. La franchigia della Pennsylvania si è riscatta ampiamente nel successo in casa dei Brooklyn Nets, trascinata da un super Jimmy Butler. Arrivato poche settimane fa alla corte di coach Brett Brown, l’ex Timberwolves sembra essere l’aggiunta ideale per Phila, anche se le assenze di Covington e Šarić stanno pesando e non poco, soprattutto dal punto di vista difensivo e per ciò che concerne la profondità della squadra.
I Maghi della capitale, dal canto loro, hanno ritrovato fiducia e serenità dopo le recenti tre vittorie consecutive in casa, rispettivamente contro Los Angeles Clippers, New Orleans Pelicans e Houston Rockets. In trasferta, invece, gli uomini di Scott Brooks hanno vinto appena due gare su nove. I problemi interni non sono ancora del tutto risolti, con il front office che ha deciso di porre rimedio alla situazione mettendo in vendita tutta la squadra, John Wall e Bradley Beal compresi: riusciranno i due leader a far rientrare le polemiche e raddrizzare le sorti della squadra?
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LAKERS – MAVERICKS – La prima delle due partite in programma alle 4:30 della notte tra venerdì e sabato mette di fronte i Los Angeles Lakers e i Dallas Mavericks. Entrambe le squadre sembrano poter dire la loro in ottica play-off, con le dovute proporzioni del caso. Se i gialloviola, infatti, possono contare su un gruppo di giovani talenti e veterani firmati per un anno al minimo salariale e pronti a dire la loro (JaVale McGee e Tyson Chandler in testa), i Mavs, invece, hanno sì tanto talento a disposizione, ma appaiono ancora piuttosto acerbi e altalenanti per pensare di poter scalare più di tanto la classifica in un Ovest sempre più combattuto.
A trascinare i Lakers ci sta pensando inevitabilmente LeBron James, vero colpo di mercato della scorsa free agency NBA. Il quattro volte MVP ha già conquistato L.A., ma la sensazione è che non possa bastare da solo per fare la voce grossa nella Western Conference, anche perché la squadra di Walton deve fronteggiare numerose situazioni scomode, tra cui i già noti problemi difensivi. Dallas, dal canto suo, al Draft della scorsa estate ha deciso di puntare su Luka Dončić, venendo ampiamente ripagata: il talento sloveno classe ’99 ex Real Madrid, nonché MVP dell’Eurolega nella passata stagione, sta facendo registrare medie di 19.1 punti, 6.6 rimbalzi, 4.3 assist e una palla recuperata per gara.
"Sometimes when the first half of a game goes a certain way, I think you take for granted the things that you did to put yourself in that position." – Dame pic.twitter.com/bToU4PV6nj
— Trail Blazers (@trailblazers) November 26, 2018
TRAIL BLAZERS – NUGGETS – In contemporanea, non è certo meno affascinante lo scontro ai vertici della Western Conference tra Portland Trail Blazers e Denver Nuggets, entrambe protagoniste di un avvio di stagione più che positivo. La franchigia dell’Oregon ha frenato parecchio nelle ultime tre partite, perdendo malamente con Bucks, Warriors e Clippers, ma può comunque continuare a puntare ad un piazzamento elevato ad Ovest, soprattutto potendo contare su uno dei backcourt migliori della lega, quello composto da Damian Lillard e C.J. McCollum.
Oltre ai due, però, appaiono ben poche le certezze a disposizione di coach Terry Stotts, con qualche intervento sul mercato che potrebbe risultare quasi necessario per rendere più profonda la squadra. I Nuggets, invece, sono già abbastanza amalgamati e fanno affidamento sull’esperienza di Paul Millsap e sul talento dei vari Nikola Jokić e Jamal Murray, in attesa di ritrovare il Sesto uomo Isaiah Thomas. I ragazzi del Colorado sono reduci da un momento di forma totalmente opposto a quello dei Blazers, con tre successi nelle ultime tre gare, rispettivamente contro Timberwolves e Thunder in trasferta e Magic in casa.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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