Un mese di NBA è volato e sappiamo tutti che, questa lega regala sempre scenari interessanti. In questi anni, la storia più importante è sicuramente stata quella dei Golden State Warriors, passati da essere una squadra da 20 vittorie o poco più, fino a diventare campioni per 3 volte in 4 anni. GSW resta la strafavorita in questa stagione, ma qualcosa si sta cominciando a rompere. La lite verbale, avvenuta fra Draymond Green e Kevin Durant dopo i tempi regolamentari della partita persa contro i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari, per quanto si possa dire risolta, lascia qualche strascico. KD ha il contratto in scadenza a Giugno 2019, dopodiché potrà esercitare la player option per un’altra stagione.
Cominciano i rumors che vogliono il vincitore degli ultimi due MVPs delle finali, lontano dalla baia. Voci vogliono che sia proprio questo che Green ha detto durante la lite: “Abbiamo già vinto senza di te, non abbiamo bisogno di te, puoi anche andartene”.
Dopo l’alterco fra i due, il 23 è stato sospeso per una partita dalla società, lo stesso Green ha poi ammesso che è tutta acqua passata, ma non scommetteteci. Intanto i Warriors, privi di Stephen Curry, hanno inanellato due sconfitte consecutive, una contro i Dallas Mavericks di Luka Doncic e un’altra pesante contro gli Houston Rockets in netta ripresa.
Kevin Durant double-clutches for the tough finish!
He's up to 27 PTS for the @warriors on NBALP.#DubNation 84#MFFL 80
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— NBA (@NBA) November 18, 2018
Proprio Houston sembra essere al momento la squadra più in forma dell’NBA. In settimana, la società ha dichiarato finito il rapporto con Carmelo Anthony, arrivato in estate per fare il sesto uomo di lusso ma che, a lungo andare è risultato deleterio per il sistema di gioco dei Rockets. I numeri parlano chiaro: senza Anthony, James Harden e compagni hanno un record di 4-1 e difensivamente sembrano una squadra rinata.
Il futuro per Melo è incerto, fino al 15 dicembre non può firmare per nessuno, cercherà una squadra che lo faccia partire titolare e gli dia tanta responsabilità o accetterà il fatto che alla soglia dei 35 anni non è più il giocatore devastante offensivamente che tutti conoscevamo?
New career-high ✅
Franchise record ✅Kemba Walker had it going all night and erupted for an #NBA season-high 60 PTS to earn #SAPStatLineOfTheNight! pic.twitter.com/4CXsO5anSZ
— NBA.com/Stats (@nbastats) November 18, 2018
Nella classifica marcatori oltre al solito Curry, che mantiene invariata la media punti (29,5) poiché inattivo, troviamo al secondo posto ancora Kemba Walker (28,7) fresco fresco di prestazione storica nella partita persa contro i Philadelphia 76ers: 60 punti per il prodotto di Connecticut è record stagionale NBA. Al terzo posto, sale la china, il regnante MVP James “the Beard” Harden che sfiora i 28 punti (27,8), complice, come già detto sopra, il momento positivo dei Rockets.
Dario Consoli
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