• Le firme
  • Lavoro
  • Disclaimer
  • Contatti
  • Rubriche
  • Privacy
Facebook Twitter Google Plus Instagram Linkedin Youtube
Logo
  • Home
  • Best politik
    • Estera
    • Interna
  • Attualità
    • Incontri
  • Business
    • Travel
  • Societas
    • High school
    • Pentole e padelle
    • Fashion
    • Gossip
  • Sex revolution
    • Problemi di coppia
  • Dante & Socrate
    • Art attack
    • Smart language
  • After Big Bang
    • Green planet
    • Pillole di Asclepio
  • Tech
    • App
    • Motori
  • Entertainment
    • Settima arte
    • Tubo catodico
    • Dietro le quinte
    • Pentagramma
    • Web factory
    • Sala giochi
    • Voci di Sport
  • Città
    • Bologna
    • Firenze
    • Milano
    • Parma
    • Roma
    • Torino
    • Agrigento
    • Caltanissetta
    • Catania
    • Enna
    • Messina
    • Palermo
    • Ragusa
    • Siracusa
    • Trapani
  • Voci d’Ateneo
    • UniBO
    • UniCT
    vocidisportp
  • Voci di Sport
  • Calcio
    • Serie A
    • Serie B
    • Euro racconti
    • Fanstasie sudamericane
  • MotoGP
  • Formula 1
  • Basket
  • Pallavolo
  • Tennis
  • Personaggi
  • Altri sport
VocidiCittà
  • Champions League Champions League, un cinico Real Madrid batte in finale il Liverpool
  • Best politik Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato
  • Formula 1 F1, Leclerc si prende la scena a Monaco: è superpole, Sainz 2°
  • Tech Presto diremo addio alle password: il progetto di Apple, Microsoft e Google procede
  • Attualità L’era dei virus degli animali esotici: sono loro i veri responsabili?
  • Catania Catania: il comune illustra la manifestazione d’interesse per l’iscrizione in Serie D
  • Best politik Una fan tocca le parti intime di Blanco, è reato e non è la prima volta che accade
  • Calcio Premier League: la nostra Top 11 e i migliori ruolo per ruolo
  • Catania Santa Maria di Licodia (CT): dall’1 giugno il nuovo calendario “porta a porta”, il rifiuto “residuo secco” si dovrà esporre ogni 15 giorni
  • Messina Messina: aggredisce con un taglierino il compagno della ex, arrestato dai Carabinieri
Il regno di LeBron
05 Maggio 2017
BasketPersonaggi

Il regno di LeBron

Home » Voci di Sport » Basket » Il regno di LeBron
6 minuti (tempo di lettura)

Portare una corona sulla testa è gratificante, non c’è dubbio, ma alla lunga può risultare pesante, anche perché la pressione è tale da far mancare il fiato e basta un minimo passo falso per finire nel baratro delle critiche più feroci e difficili da digerire, mentre guadagnarsi la fiducia della gente è un’impresa che può richiedere un tempo notevole in cui la strada è quotidianamente piena di ostacoli da scansare. Per le ragioni sopraelencate e tutta un’altra serie di motivi, dunque, essere il migliore in qualcosa è un traguardo di cui è difficile potersi fregiare da un momento all’altro, e anche quando ormai anche l’ultimo gradino nella corsa al trono è stato scalato, un polverone di dubbi e obiezioni non fanno altro che rimettere tutto in discussione.

hi-res-312f1b02b31e84a3fd37973af0618c3c_crop_north

Alla luce di tutto ciò, immaginate quanto debba essere duro portare a termine un’impresa del genere per uno noto a tutti come «The King», il re, appunto. Il suo soprannome è tutto un programma e definisce al meglio LeBron Raymone James: due parole traducibili in mille e più significati, attraverso cui è possibile farsi largo nel magnifico universo del leggendario protagonista di una delle storie più emozionanti e significative non soltanto per ciò che concerne il mondo del basket, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano, analizzando nel dettaglio le molteplici sfumature di un uomo che si è fatto da solo e che – partito dal basso che più basso non si potrebbe, o quasi – è riuscito ad arrivare in cima, coronando il suo sogno più grande.

where-are-they-now-the-players-from-lebron-james-miami-heat-championship-teams

Il piccolo LeBron cresce ad Akron, in Ohio, insieme alla mamma, fronteggiando notevoli difficoltà economiche. Sin dai tempi del liceo mette in mostra tutte le sue capacità nel basket, tanto che le sue gare vengono seguite addirittura da una media di 16.000 persone, un numero a dir poco impressionante trattandosi di un ragazzino che frequenta l’high school. Sono soltanto i primi passi di un uomo destinato a lasciare una traccia indelebile della sua forza sui parquet più prestigiosi della NBA: a 17 anni comincia ad assaporare la famosa lega statunitense, prendendo parte a degli allenamenti con i Cleveland Cavaliers.

Due anni più tardi una lieta coincidenza – ossia il fatto che i Cavs avevano chiuso la regular season 2002-2003 all’ottavo posto della Central Division della Eastern Conference (non riuscendo a qualificarsi per i playoff in virtù del negativo record di 17 vittorie e 65 sconfitte) – garantì alla squadra dell’Ohio la prima scelta assoluta al draft dell’anno seguente. Il debutto contro i Sacramento Kings fu da favola e diede il via all’ascesa della talentuosa ala piccola appena 19enne, che al suo primo anno si aggiudica l’NBA Rookie of the Year, premio che si assegna alla miglior matricola della stagione. La favola ha inizio: nel 2006 LeBron trascina i suoi ai playoff, a cui non prendevano parte da sette anni consecutivi, ma dopo la vittoria contro i Washington Wizards al primo turno, in semifinale di Eastern Conference i Detroit Pistons – vice-campioni l’anno precedente – riescono a imporsi per 4-3. Anche l’anno successivo i Cavaliers affrontano i Wizards al primo turno e passano in semifinale di Conference contro i New Jersey Nets, riuscendo in seguito a vendicarsi dei Detroit Pistons e a guadagnarsi l’accesso alla finalissima di NBA contro i San Antonio Spurs.

Questi ultimi, però, hanno la meglio, sconfiggendo con un pesantissimo cappotto (4-0) LeBron e compagni, nonostante i numeri impressionanti del numero 23 e una prova «jordanesca» (come la definì Steve Kerr, allora commentatore di TNT e attualmente alla guida dei Golden State Warriors) in gara-5 contro i Pistons, in cui realizza 29 degli ultimi 30 punti messi a referto dai suoi e chiude a quota 48 punti, 9 rimbalzi e 7 assist. Statistiche da capogiro, che fanno tremare i nomi storici della NBA e danno sempre più fiducia a LeBron, che non si lascia abbattere e continua a inseguire il suo sogno di vincere l’anello con i suoi Cavs. Nella stagione successiva vince il titolo di miglior realizzatore della NBA e diventa il più prolifico cestista nella storia dei Cavaliers, ma ai playoff è costretto ad arrendersi in semifinale di Conference al cospetto dei Boston Celtics. Anche nel 2009 nei playoff le cose non vanno nel verso giusto, con la sconfitta in finale di Conference per mano degli Orlando Magic. A rendere meno amara l’annata per The King è la vittoria del prestigioso riconoscimento di MVP, bissato nel 2010.

321-lebron-e1464023428948

Ed è proprio quest’ultimo, probabilmente, l’anno più movimentato della sua elettrizzante carriera: l’ennesima eliminazione ai playoff è solo il primo atto che dà il via a un’estate torrida (e non per motivi climatici): al termine della stagione 2009-2010, infatti, LeBron finisce tra i free agent e il mancato accordo con i Cavaliers alimenta e non poco le voci che si susseguono circa il suo futuro. Le tante indiscrezioni lasciano il tempo che trovano, anche perché l’unica parola che conta è quella di The King. E quando parla lui, tutti ascoltano in religioso silenzio, prima di manifestare tutto il proprio stupore: proprio come quando il #23 incanta sul parquet. L’8 luglio 2010 James annuncia il suo trasferimento ai Miami Heat, all’epoca dei fatti una delle franchigie migliori della NBA, guidata dalla guardia Dwyane Wade e rafforzatasi – sempre nell’estate 2010 – con l’arrivo di un altro pezzo da novanta dai free agent, ossia Chris Bosh. Il trio magico mostra sin da subito un’ottima intesa e stavolta la conquista dell’anello appare poco più che una formalità per LeBron: tuttavia il sogno si conclude in finale di NBA contro i Dallas Mavericks del sempiterno Nowitzki. L’anno successivo è quello buono per gli Heat, con il numero 6 che in finale di Conference contro i Boston Celtics totalizza 45 punti, 15 rimbalzi e 5 assist e nell’ultimo atto contribuisce al 4-1 rifilato agli Oklahoma City Thunder, mettendo a referto una tripla doppia nella decisiva gara-5 e aggiudicandosi il riconoscimento di NBA Finals MVP. Lo stesso accade l’anno seguente, con i Miami Heat che stavolta battono in finale i San Antonio Spurs. The King legittima dunque nel migliore dei modi il suo soprannome, ma il richiamo del passato e delle origini non si può ignorare, in particolar modo non può farlo uno come lui, così legato alle sue radici da non essersene mai dimenticato.

777d8b43ecca52baa89b5f35b066fe88_crop_north

E così, LeBron non si avvale della player option che gli avrebbe permesso di rinnovare per un altro anno con i Miami Heat, facendo ritorno ai Cleveland Cavaliers dopo quattro anni. L’ala piccola tiene dunque fede alla sua promessa, in quanto ai tempi di Miami aveva annunciato che sarebbe tornato presto a militare nei Cavs e che li avrebbe portati alla conquista del loro primo anello. Il sogno si tramuta in realtà nella stagione 2015-2016, in cui James trascina i suoi a un’insperata quanto storica vittoria in finale contro i Golden State, battendo in rimonta la franchigia californiana (da 1-3 a 4-3) e riscattano nel migliore dei modi la sconfitta subita l’anno precedente contro Curry e compagni. Prestazione eroica quella di The King, che si rivela impeccabile sia dal punto di vista difensivo che offensivo (rispedendo più volte al mittente i tentativi di Curry), offre un notevole saggio delle sue potenzialità e scoppia in lacrime dopo la vittoria del tanto agognato anello, che ha un sapore ancor più speciale rispetto ai due conquistati con i Miami Heat. Così The King si è ripreso la corona dei Cavaliers, dimostrando con i fatti tutto il suo amore per la squadra di Cleveland e aiutandola in maniera considerevole a diventare una delle squadre più temibili e meglio strutturate dell’intera NBA. Passano gli anni e sempre più novità attraversano la lega, ma l’unica costante dello spettacolare e affascinante torneo è proprio la presenza di LeBron James, che non smette di essere efficace e incisivo come ai tempi d’oro e che ha ancora tanta voglia di dimostrare a tutti di essere l’unico re della NBA.

E, proprio quando chiunque si sentirebbe appagato e si fermerebbe, LeBron continua a correre. La sua carriera, come del resto la sua vita, non conosce pause ed è un continuo andirivieni di gioie, soddisfazioni e traguardi che il classe ’84 si è guadagnato con tanto impegno e sacrificio, lavorando molto su sé stesso nel corso degli anni e non smettendo mai di avere fiducia nelle proprie potenzialità. Nella recente gara delle semifinali di Eastern Conference, James ha superato la leggenda Kareem Abdul-Jabbar nella classifica di punti segnati ai playoff, in virtù dei 39 punti messi a referto in 37 punti. Ora davanti a lui c’è soltanto un’altra leggenda, un certo Michael Jordan: LeBron punta a superare il maestro, per centrare l’ennesima impresa di una carriera che in una decina d’anni ha regalato immense soddisfazioni al numero 23 dei Cavaliers. Ma LeBron James non è soltanto in grado di farsi apprezzare per le sue doti tecniche sul parquet, ma anche e soprattutto per la fame di vittoria che traspare dal suo volto grintoso e battagliero e una personalità a dir poco determinata. E anche se ora è il re indiscusso della NBA e fa sembrare una passeggiata tutto ciò che fa, la sua scalata per arrivare a questi livelli è stata tutt’altro che semplice: una salita lunga e tortuosa e, soprattutto, ricca di insidie.

LeBron è stato abile nel dribblare pure quelle, riuscendo a guadagnarsi la prestigiosa corona di re del basket e inducendo numerosi appassionati ed esperti di pallacanestro a scomodare leggende del calibro di Michael Jordan per descrivere al meglio la brillante carriera vissuta fin qui da quello che fino a poco più di dieci anni fa era soltanto un ragazzino che sognava di giocare in NBA e che radunava quasi lo stesso numero di persone che oggi si recano in massa alla Quicken Loans Arena di Cleveland. Perché diventare una leggenda è un’impresa ardua per chiunque, in quanto il talento da solo non basta: servono anche e soprattutto il cinismo, lo spirito di squadra, la caparbietà e l’intelligenza tattica. Tutte qualità racchiuse in abbondanza nel gigante dell’Ohio, che ha intenzione di continuare a recitare ancora a lungo nello spettacolo più bello del mondo nel suggestivo teatro della NBA. E molto probabilmente non basterà questo appassionante viaggio nella carriera di un campione del genere per comprenderne appieno le molteplici sfaccettature, ma in questo senso anche la seguente frase da lui pronunciata potrebbe essere più che sufficiente: «Voglio essere il migliore di tutti i tempi, punto e basta».

Dennis Izzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.

  • Autore
  • Ultimi Articoli
Dennis Izzo

About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”

  • Premier League: la nostra Top 11 e i migliori ruolo per ruolo - 27/05/2022
  • Gol pesanti e leadership: lo Scudetto di Olivier Giroud - 25/05/2022
  • Pioli is on fire: perché è lui il vero artefice del capolavoro Milan - 24/05/2022
  • Premier League: City campione col brivido, Tottenham in Champions - 22/05/2022
  • A Firenze si chiude un’era: Chiellini lascia la Juventus e la Serie A - 22/05/2022
Valuta l'articolo!
Totale: 0 Media: 0
Like
Condividi il tuo punto di vista!

Commenta con Facebook!

Stampa questa pagina


  • NBA
  • Cleveland Cavaliers
  • James
   ← precedente
successivo →   
  • Champions League, un cinico Real Madrid batte in finale il Liverpool Champions League, un cinico Real Madrid batte in finale il Liverpool
    28 Maggio
    Champions LeagueCalcioVoci di Sport
  • Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato
    28 Maggio
    Best politik
  • F1, Leclerc si prende la scena a Monaco: è superpole, Sainz 2° F1, Leclerc si prende la scena a Monaco: è superpole, Sainz 2°
    28 Maggio
    Formula 1Voci di Sport
  • Presto diremo addio alle password: il progetto di Apple, Microsoft e Google procede Presto diremo addio alle password: il progetto di Apple, Microsoft e Google procede
    28 Maggio
    Tech
  • L’era dei virus degli animali esotici: sono loro i veri responsabili? L’era dei virus degli animali esotici: sono loro i veri responsabili?
    27 Maggio
    Attualità
  • Catania: il comune illustra la manifestazione d’interesse per l’iscrizione in Serie D Catania: il comune illustra la manifestazione d’interesse per l’iscrizione in Serie D
    27 Maggio
    CataniaVoci di Sport



  • Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato

    Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato

    Best politik


  • Santa Maria di Licodia (CT): dall’1 giugno il nuovo calendario “porta a porta”, il rifiuto “residuo secco” si dovrà esporre ogni 15 giorni

    Santa Maria di Licodia (CT): dall’1 giugno il nuovo calendario “porta a porta”, il rifiuto “residuo secco” si dovrà esporre ogni 15 giorni

    CataniaAttualitàCittà


  • Catania: calcio dilettantistico violento, emessi altri 4 divieti ad accedere alle manifestazioni sportive

    Catania: calcio dilettantistico violento, emessi altri 4 divieti ad accedere alle manifestazioni sportive

    CataniaAttualitàCittà

Cerca fra i nostri articoli

Visit Us On FacebookVisit Us On TwitterVisit Us On LinkedinVisit Us On YoutubeVisit Us On Instagram

Aforismario

 

«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro»

Art. 1 della Costituzione


 

«Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia»

Mahatma Gandhi


 

«Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire»

G. Orwell


 

«Il complice del crimine della corruzione è spesso la nostra stessa indifferenza»

Bess Myerson


 

«L'uomo è nato libero e dappertutto è in catene»

Jean Jacques Rousseau


 

«Oggi quasi tutti riescono a leggere, ma solo poche persone riescono a pensare»

Card. Alfredo Ottaviani


 

«Mille cose avanzano e novecentonovantanove regrediscono: questo è il progresso»

Henri Frédéric Amiel


 

«Sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu la tua idea possa esprimerla liberamente»

Voltaire


 

«Ogni domanda può avere la sua risposta, basta perciò riflettere»

Antonio Gramsci


 

«La Storia è testimone dei tempi, luce della verità e nunzio dell'antichità»

M. Tullio Cicerone


 

«Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano»

Arturo Graf


 

«Come il ferro in disuso arrugginisce, così l'inazione sciupa l'intelletto»

Leonardo Da Vinci


 

«Nulla è scandaloso quanto gli stracci e nessun crimine è vergognoso quanto la povertà»

George Farquhar


 

«Da sempre, in politica, patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi»

Nicolàs Davila


 

«Molti diventano ciò che hanno scritto, il mio orgoglio sta in quello che ho letto»

Jourge Louis Borge


 

«Esistono due classi: quelli che hanno più appetito che cibo e quelli che hanno più cibo che appetito»

N. Chamfort


 

«Dove vien meno l'interesse, vien meno la memoria»

Wolfang Goethe


 

«Il peso materiale rende prezioso l'oro, quello morale l'uomo»

Baltasar y Morales


 

«Gli uomini non vivrebbero a lungo in società se non si ingannassero reciprocamente»

Francois de La Rochefoucauld


 

«Nel Paese della bugia, la verità è una malattia»

Gianni Rodari


Tweet di @Voci_di_Citta

Hot Tags

America Anton Shkaplerov Banca Mondiale base spaziale Bajkonur Bike Blog catania classe media crisi crisi economica Crystal Meth effetti collaterali Frank M. Rinderknecht Game Global Product grameen bank Grecia ISTAT medico Metanfetamina microcredito Missione Futura modello anticrisi Moto MoVimento 5 Stelle music NASA OCSE ospedale Photo Portogallo Post premio Nobel prima astronauta italiana razzo Souyuz Regus Rinspeed Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra Samantha Cristoforetti Spagna Street Terry W. Virdt. vertice UE Video Xchange

Ultime dalla pagina

Facebook

Dillo a VdC

Nome (richiesto)

Email (richiesta)

Oggetto

Il tuo messaggio


Articoli Recenti

  • Champions League, un cinico Real Madrid batte in finale il Liverpool
    Champions League, un cinico Real Madrid batte in finale il Liverpool
    28 Maggio 2022
  • Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato
    Catania: trovato un neonato abbandonato con il cordone ombelicale attaccato
    28 Maggio 2022

Video

Città

  • Catania: il comune illustra la manifestazione d'interesse per l'iscrizione in Serie D
    Catania: il comune illustra la manifestazione d'interesse per l'iscrizione in Serie D
    27 Maggio 2022
  • Santa Maria di Licodia (CT): dall'1 giugno il nuovo calendario
    Santa Maria di Licodia (CT): dall'1 giugno il nuovo calendario "porta a porta", il rifiuto "residuo secco" si dovrà esporre ogni 15 giorni
    27 Maggio 2022

SEGUICI SU INSTAGRAM

© Voci di Città 2018 - Tutti i diritti riservati
Registrazione Tribunale di Catania n. 27/2011 del 29/12/2011
Direttore Responsabile: Andrea Lo Giudice
Editore: Associazione Culturale
Powered by rainbowweb.it