Shock nel mondo del calcio: è morto Mino Raiola.
Il procuratore sportivo, tra i più famosi al mondo, è venuto a mancare all’età di 54 anni.
Lo scorso gennaio erano circolate delle voci su un suo ricovero “San Raffaele” di Milano.
L’agente, nato a Nocera Inferiore, proprio qualche mese fa si era sottoposto a un intervento programmato da tempo a causa di una malattia polmonare non legata al Covid.
La causa della morte, anche se non ancora certa, sembrerebbe attribuibile proprio a questo disturbo polmonare.
Nel primo pomeriggio di giovedì era circolata una news, rivelatasi poi fake, su una sua presunta morte smentita dal dottor Zangrillo.
“Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo“, il virgolettato dell’anche presidente del Genoa.
Questa volta, come si legge nel comunicato della famiglia, la notizia è ufficiale e veritiera: Mino Raiola non ce l’ha fatta.
Premiato nel 2016 e nel 2020 come “miglior agente dell’anno”, gli era stata attribuita l’etichetta di “Re del calciomercato” anche se non tutti i club con cui ha avuto a che fare sarebbero d’accordo.
Sotto la sua “ala protettiva” sono finiti i più grandi nomi del calcio attuale e non. Ricordiamo tra questi: gli olandesi Bergkamp e Jonk, Nedved, Ibrahimovic, Balotelli, Haaland, Donnarumma, Pogba. La lista potrebbe continuare con giocatori del calibro di Verratti e De Ligt ma sarebbe troppo lunga.
Come spesso ha fatto durante la sua carriera professionale, Mino Raiola lascia, per l’ultima volta, attonito tutto il mondo (del calcio).
Fonte foto: flickr.com
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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