Nel bel mezzo della sosta per le nazionali, Mario Mandzukic, che per anni si è contraddistinto con la propria di nazionale e non solo, decide di ritirarsi dal calcio. L’attaccante croato, dopo aver rifiutato da svincolato due proposte, ha comunicato questa sua decisione tramite una lettera postata su Instagram e indirizzata a se stesso, ma bambino.
“Caro piccolo Mario,
mentre indossi queste scarpe per la prima volta, non puoi nemmeno immaginare a cosa andrai incontro nel calcio. Segnerai gol nelle fasi più importanti e vincerai i più grandi trofei con i più grandi club. Rappresentando con orgoglio la tua nazione, contribuirai a scrivere la storia dello sport croato.
Avrai successo perché avrai intorno a te brave persone: compagni di squadra, allenatori, tifosi e familiari, agenti e amici che saranno sempre lì per te. Sarai per sempre grato a tutti loro!
Soprattutto, avrai successo perché darai sempre il massimo. Alla fine, questo è ciò di cui sarai più orgoglioso. Ti sacrificherai molto, ma saprai che ne è valsa la pena a causa di tutti i momenti incredibili.
Capirai quando arriverà il momento di ritirarti, di mettere queste scarpe in un armadio e non avrai rimpianti. Il calcio farà sempre parte della tua vita, ma non vedrai l’ora che arrivi un nuovo capitolo.
Divertiti!
Il tuo grande Mario
P.S. Se ti capita di giocare contro l’Inghilterra nella Coppa del Mondo, tieniti pronto intorno al 109° minuto”
“Super Mario“, che ha giocato in Italia con le maglie di Juventus e Milan (soprattutto della prima, con i rossoneri quasi non pervenuto la scorsa stagione), dice addio al calcio all’età di 35 anni dopo aver vinto ben 29 trofei e conquistato una finale mondiale con la sua Croazia, poi persa contro la Francia a Russia 2018.
Non è stato un fenomeno, ma con i fenomeni, come quelli del Bayern Monaco o della Juve passando per quelli dell’Atletico Madrid, ci ha giocato e si è saputo adattare. Anzi, a volte, è stato pure più determinante e utile di loro. Per conferma chiedere a Max Allegri, che nella sua prima esperienza juventina vedeva correre avanti e indietro nel campo, senza mai stancarsi, un “omone” alto 1,90m per oltre 85kg.
Dopo 17 anni di gioie e sacrifici, vittorie e sconfitte, reti (228 con i club e 33 con la sua nazionale) e occasioni mancate, Mario Mandzukic…”primus inter pares“… ha deciso di chiudere per sempre nell’armadio quelle sue vecchie scarpe da bambino. “Enjoy“. Divertiti.
Fonte foto: sportinfoto.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa!