Lewis Hamilton la spunta in quel di Monaco, in un gp contraddistinto dai continui colpi di scena. A podio anche Sebastian Vettel, che sfrutta a pieno la penalità assegnata a Verstappen (5 secondi) a seguito della collisione con Bottas ai box. Tanta amarezza per l’olandese, costantemente a mezzo secondo dal leader del mondiale fino alla fine della gara. Tanta rabbia, invece, per Charles Leclerc, che dopo il disastro in Q1 ha emozionato gli appassionati con una rimonta d’altri tempi. Rimonta stroncata, poi, dalla collisione con Hulkenberg, la posteriore destra forata e il fondo rovinato definitivamente dalla carcassa di quest’ultima.
I primi 20 giri sono un’autentica altalena di emozioni. Partono bene le Mercedes e Verstappen sin dalla prima curva dimostra di averne quanto le frecce d’argento. Ricciardo guadagna una posizione d’oro, ma è il fondo della pista che attira a sè le telecamere di tutto il mondo. Leclerc guadagna subito 2 posizioni al primo giro, mentre già al terzo strappa applausi per uno strepitoso soprasso su Norris. Al giro 8 una manovra fenomenale su Grosjean gli permette di mettere a mirino Hulkenberg, ma proprio con il tedesco è protagonista di una collisione sulla rascasse.
Posizioni perse a parte (a vantaggio di Norris e Grosjean) sembra quasi indolore il contatto con la Renault. Dopo neanche un giro, però, si materializza l’incubo del padrone di casa. La foratura peggiora curva dopo curva e la carcassa colpisce e distrugge buona parte del fondo. I resti lasciati sul circuito dal ferrarista costringono ad uscire la Safety Car e il caos dei box la fa da padrone.
Hamilton monta gialle ed esce senza problemi, mentre Bottas e Verstappen sono protagonisti di un ruota a ruota all’uscita della pit-lane. Il finlandese ne esce con una foratura e rientra ai box per poi uscirne quarto. Verstappen, invece, viene investigato e successivamente penalizzato di cinque secondi. In tutto questo è Vettel a sfruttare al massimo la situazione, terzo in pista e virtualmente secondo. Più dietro perde e non poco Ricciardo, che dalla quinta posizione finirà decimo proprio in virtù della tornata ai pit-stop. Guadagnano non pochi piazzamenti, invece, Sainz, Albon e Grosjean.
Al giro 19 il ritiro di Leclerc dà tanta amarezza al pilota monegasco e ai tanti tifosi Ferrari a Montecarlo. Nel frattempo la pioggia e le gomme di Hamilton accendono il gran premio per le posizioni che contano. Le prime gocce arrivano già al giro 28, nel frattempo proprio il leader del mondiale non fa niente per nascondere il proprio disappunto in radio. La scelta di montare la gomma gialla sembra al quanto insolita viste le previsioni date dalla Pirelli e proprio Verstappen cerca di sfruttare un momento di difficoltà insolito per l’inglese in Mercedes.
Vettel continua a guardare, a distanza di sicurezza da Bottas e in attesa di una mossa offensiva da parte del giovane pilota Red Bull. Dal giro 58 il tempo di Hamilton cala drasticamente, tanto da vedere nello specchietto retrovisore anche la rossa numero 5. Verstappen nel frattempo soffre problemi al cambio, ma nonostante ciò, anche grazie alle condizioni disastrose delle gomme di Hamilton, resta a mezzo secondo dal primo posto.
Negli ultimi giri è fenomenale il 44 a non dare mezza possibilità al sempre vicino Verstappen. Guidare con delle gomme così usurate non è mai facile, specie in un circuito come Montecarlo, in cui l’errore è sempre dietro l’angolo. Verstappen, invece, ci prova a soli due gire dalla fine. La Staccata dopo il tunnel si conclude con una collisione tra la sua ala anteriore e la posteriore destra dell’inglese. Quest’ultimo è bravo a tirare dritto nella chicane, ma altrettanto fortunato a non forare.
L’inglese esulta, dunque, di fronte al principe di Monaco. Esulta davanti a Vettel, secondo e Bottas, terzo grazie alla penalità di Verstappen. Esulta e lo fa a gran voce, dopo una delle vittorie più sofferte della sua carriera. Esulta e lo fa, nel ricordo del grande Niki Lauda, personaggio fondamentale non solo nel percorso di crescita della Mercedes ma anche e soprattutto di Hamilton. Se oggi, stagione dopo stagione, vediamo un pilota stracciare record su record mostrando una solidità mentale senza pari, è anche e soprattutto grazie al compianto Niki Lauda.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»