Nonostante le illusioni della Q2, con Vettel capace di fare il record (momentaneo) della pista (1’21”944), è ancora Hamilton a prendersi la pole position. In quel di Melbourne l’inglese disintegra record come se fossero muri di pastafrolla. La settima pole in terra australiana (record assoluto) viene conquistata, infatti, grazie al record della pista: un tempo migliore rispetto a quello fatto segnare dal tedesco di ben 8 decimi. Insomma, il mai domo 44 della Mercedes anche quest’anno ha intenzione di spazzare via tutto e tutti, ma le Ferrari sono lì, pronte a mettergli il bastone tra le ruote.
Certo, il margine resta. E lo dimostrano anche e soprattutto i sei decimi di distanza che separano il campione del mondo in carica dalle rosse. Raikkonen precede di un nulla Vettel, comunque molto più sicuro nel giro secco rispetto alla giornata di ieri, in cui mostrava qualche titubanza di troppo. Male, anzi, malissimo Bottas: il finlandese commette un errore da principiante e frantuma la sua Mercedes nel muro. Partirà decimo o, qualora il cambio vada sostituito, quindicesimo. Insomma un sabato in chiaro scuro per la casa di Stoccarda, pronta a gestire due gare totalmente diverse visti gli esiti della Q3.
Benissimo invece le Haas. Con la monopolizzazione della terza fila, la scuderia americana si candida ad essere l’outsider di turno dietro i 3 top team. Le qualifiche di Magnussen e Grosjean confermano le buone impressioni maturate tra i test invernali e le libere di ieri. Possibile sorpresa a stelle e strisce? Se manterranno questo rollino di marcia per la prima parte del campionato le soddisfazioni saranno dietro l’angolo. Occhio poi a Verstappen: il baby fenomeno di casa Red Bull ha fatto ben sperare nella giornata delle libere e dalla quarta posizione potrà dire la sua. Ricciardo, invece, partirà ottavo: piazzamento figlio della squalifica maturata ieri, costatagli ben 3 posizioni di penalità. Primo degli esclusi Fernando Alonso, che paga gli errori nella prima parte della pista. Poi a seguire Vandoorne, Perez, Strool e Ocon, che chiudono gli eliminati della Q2. Gasly partirà dall’ultima piazza, mentre il giovane compagno di squadra riesce a strappare la 16esima posizione.
Ci apprestiamo a vivere un primo GP coi fiocchi: le Ferrari hanno dimostrato di poter stare al passo con le Mercedes, anche se i jolly da fenomeno assoluto di Hamilton dovranno essere quanto più indolori possibile. Pure le Red Bull si candidano alla vittoria finale del GP, ma in questo caso (sia per quanto riguarda Verstappen, sia per quanto riguarda Ricciardo), le Haas potrebbero portare qualche grattacapo in più alle lattine di Milton Keynes. A meno di imbarazzanti fughe da parte di Hamilton, il gran premio inaugurale si prospetta tutt’altro che banale e scontato.
Francesco Mascali
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