Come riporta Il Foglio con la Primavera, si sa, ritorna l’ora legale. Nella notte tra sabato 24 e Domenica 25 le lancette degli orologi dovranno essere spostate un’ora avanti.
Prendete nota: stanotte alle due bisogna spostare le lancette dei nostri orologi sulle 3, un’ora avanti. Gli orologi digitali faranno da sé, per quelli non digitali occorrerà spostare manualmente le lancette un’ora avanti, potrete farlo stesso domattina con tranquillità.
Sembra ieri che abbiamo settato i nostri orologi sull’ora solare e invece ben cinque mesi circa son passati da quel dì, lo scorso 29 Ottobre 2017. Ci siamo ormai abituati e ci abitueremo anche all’ora legale, seppur con qualche difficoltà e un po’ di sacrificio. Chissà che fra qualche anno non ci sia più bisogno di questi cambiamenti (avanti e indietro) di lancette! E’ notizia recentissima la votazione del Parlamento Europeo a favore della dismissione dell’ ora legale considerata da molti nociva alla salute di uomini e animali e non così tanto utile al risparmio, motivo per cui era stata pensata ed introdotta. Dall’inizio della Primavera le giornate si allungano.
Così, ufficialmente dal 1966 in Italia, per attivare un risparmio di elettricità e utilizzare la luce naturale più a lungo disponibile durante la giornata si è adottata l’ora legale. Il cambio d’ ora creerà, come sempre malumori ma gli esperti assicurano che i fastidi per il sonno e il disturbo dei ritmi circadiani causato dall’ora legale dureranno solo cinque massimo sette giorni.
Poi l’organismo si abituerà al nuovo orario e tutto tornerà nella norma. Il tempo, d’altronde, è un’umana convenzione. «Il tempo è spesso puntuale nel farci capire molte cose in ritardo». Questa citazione dello scrittore Guido Rojetti, calza a pennello alla sensazione che l’ora legale ci fa vivere: questo piccolo disagio che poi, sebbene non subito, ma , appunto, con un po’ di ritardo facciamo nostro fino a non sentirlo più. L’ora legale ci accompagnerà fino al prossimo autunno, precisamente quest’anno il ritorno dell’ora solare scoccherà alle ore 3 della notte tra il 27 e il 28 ottobre 2018.
Gilda Angrisani
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