Giunge al termine anche la 28ª giornata di Serie A apertasi nella serata del venerdì, ore 20:45, con la sfida tra Napoli e Torino. Al Maradona accade tutto nel secondo tempo quando, alla rete di Kvaratskhelia, risponde la rovesciata di Sanabria che fissa il punteggio sull’1-1 finale.
Il programma del sabato si apre alle ore 15 con due importanti scontri diretti per la salvezza. Partiamo da quello tra Sassuolo e Frosinone che ha visto tornare alla vittoria i neroverdi (1-0) grazie alla rete decisiva di Thorstvedt. Poco prima del novantesimo minuto, però, da segnalare il calcio di rigore sprecato dalla formazione ospite con Kaio Jorge che tira a lato.
In contemporanea, il successo casalingo del Cagliari che ha la meglio sulla Salernitana per 4-2. Partita pirotecnica con il Casteddu che si porta avanti sul 3-0, prima del tentativo di rimonta dei campani che si rifanno sotto fino al 3-2. Nel finale, però, la rete di Shomurodov (doppietta) chiude i conti con la formazione sarda che si impone 4-2 ed esce dalla zona retrocessione.
Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18, la capolista Inter fa visita alla rivelazione Bologna. Alla squadra di Simone Inzaghi basta la rete, nel primo tempo, di Bisseck per portare a casa l’ennesima vittoria di questa stagione. Nella ripresa, infatti, nonostante il pressing offensivo i ragazzi di Thiago Motta non riescono a trovare la via del pari. Al Dall’Ara, finisce 0-1 per i nerazzurri.
In serata, alle ore 20:45, è l’ora della divertentissima sfida tra Genoa e Monza. Due squadre che si trovano in una zona tranquilla di classifica e che danno vita a un incontro ricco di reti. Al doppio vantaggio brianzolo firmato Pessina e Dany Mota, nella ripresa, il Grifone risponde nella ripresa con Gudmundsson e Vitinha. Nei minuti finali, però, la formazione di mister Palladino ritorna avanti grazie alla rete di Daniel Maldini che regala agli ospiti il successo per 2-3.
Il menù domenicale della Serie A si apre con la piccantissima sfida salvezza tra Lecce ed Hellas Verona. Partita che viene decisa dalla rete, nella prima frazione, di Folorunsho che regala una preziosissima vittoria agli scaligeri per 0-1. Da segnalare, però, anche quanto accaduto dopo il triplice fischio finale con Roberto D’Aversa, esonerato questa mattina dalla società pugliese, che ha rifilato una testata a Thomas Henry.
Nel pomeriggio, alle ore 15, vittoria di misura del Milan che a San Siro batte l’Empoli per 1-0 grazie alla rete dello statunitense Christian Pulisic. Grazie a questi tre punti, i rossoneri scavalcano la Juventus al secondo posto in classifica.
Poco più tardi, infatti, alle ore 18, è tempo della sfida ad alta quota tra Juventus e Atalanta. Dopo un primo tempo compassato che, però, vede avanti la Dea grazie a Koopmeiners, nella ripresa, la partita si stappa con la Vecchia Signora che ribalta il risultato con Cambiaso e Milik. Tuttavia, quando la vittoria sembrava ormai vicina, i ragazzi di mister Gasperini trova il gol definitivo 2-2 ancora con Koopmeiners. Per i bianconeri, una sola vittoria nelle ultime sette partite.
In serata, alle ore 20:45, è tempo di un’altra entusiasmante sfida con vista Europa tra Fiorentina e Roma. Nel primo tempo gioca solamente la Viola che passa in vantaggio con Ranieri. Nella ripresa, la formazione di Daniele De Rossi (reduce dal netto 4-0 al Brighton) sale di tono e trova il gol del momentaneo pari con Aouar. Poco dopo, però, i padroni di casa tornano ancora avanti con Mandragora e sbagliano un calcio di rigore (fatale) con Biraghi. Nel finale, dunque, con il risultato ancora in bilico, arriva il pareggio giallorosso con Llorente che scaraventa in porta il gol del 2-2 conclusivo.
Il programma della 28ª giornata di Serie A si chiude il lunedì sera con il posticipo, ore 20:45, tra Udinese e Lazio. Accade tutto nel secondo tempo e, nella fattispecie, nel giro di quattro minuti. Al vantaggio friulano siglato Lucca, rispondono i biancocelesti con l’autogol di Giannetti. Due minuti più tardi, però, arriva il gol vittoria degli ospiti con Zarraga che fissa l’1-2.
TOP
SHOMURODOV: quando entra a inizio secondo tempo, il Cagliari era avanti 2-0 e non sapeva ancora di aver bisogno dell’attaccante uzbeko. Eppure, dopo le reti campane di Kastanos e Maggiore, la doppietta dell’ex attaccante di Genoa e Roma è fondamentale. ENTRO, FACCIO DOPPIETTA, CIAO.
DANY MOTA: la rete del momentaneo 0-2 del Monza, che porta la firma dell’attaccante portoghese, è un’autentica meraviglia. Un gesto acrobatico tanto potente quanto elegante che lascia tutti di sasso. Compreso il portiere avversario. Sotto il diluvio di Genoa, UN LAMPO DI GENIALITÀ.
BARONI: alzi la mano chi pensava che, dopo il mercato invernale dell’Hellas Verona, la formazione scaligera si trovasse a metà marzo fuori dalla zona retrocessione. Dieci cessioni, cinque acquisti, una squadra completamente stravolta. Ma non per il tecnico italiano che sta provando a compiere un vero e proprio miracolo sportivo. Dovesse raggiungere l’obiettivo della salvezza, a Verona sono pronti a farlo diventare BARON(E) DELLA CITTÀ.
KOOPMEINERS: regista, mezz’ala, trequartista, prima punta. Nell’Atalanta ricopre qualsiasi ruolo con lo stesso esito devastante per le difese avversarie. Contro la Juventus apre e chiude le marcature che regalano un punto alla Dea che la fa restare aggrappata alla zona Champions League. T(O)OPMEINERS.
FLOP
FAZIO: la difesa della Salernitana incanala acqua come il Titanic dopo l’impatto con l’iceberg e, neanche il difensore argentino, riesce a tenere dritta la barca di mister Liverani. Anzi, rappresenta l’iceberg stesso considerando le “colpe” dell’ex Roma nel primo e nell’ultimo gol del Cagliari. In poche parole, LA SALERNITANA STA AFFONDANDO INESORABILMENTE VERSO LA SERIE B.
KAIO JORGE: quinta sconfitta nelle ultime sei giornate per un Frosinone che entra in zona retrocessione. Complice, anche, l’attaccante brasiliano che al novantesimo minuto spreca malamente un calcio di rigore nello scontro salvezza contro il Sassuolo. ERRORE FATALE.
D’AVERSA: una testata da parte di un italiano a un francese. Sembra la vendetta della finale di Germania 2006 ma, in realtà, è la brutta narrazione di quanto avvenuto nel post partita di Lecce-Hellas Verona. Un momento, folle, in cui l’allenatore italiano ha perso la testa (utilizzandola in modo improprio sull’attaccante dell’Hellas) e anche la panchina.
MANCINI: la partita del difensore italiano dura appena mezz’ora. Giusto il tempo di venire ammonito e rischiare in almeno due occasioni l’espulsione. Molto saggiamente, mister De Rossi decide di levarlo dal campo e restare in parità numerica. PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).