Il primo Meisterschale non si scorda mai. E la data 14 aprile 2024 sarà ricordata per sempre dalla società del Bayer Leverkusen e dai suoi tifosi. Se l’anno scorso la lotta fu tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco facendo a gara a chi compisse più passi falsi con quest’ultimo che ne uscì vincitore, quest’anno è stata tutta un’altra storia.
Il Bayer Leverkusen da sempre ha manifestato la sua supremazia sulle contendenti al titolo e sulle avversarie. Lo dicono i numeri, le statistiche, e il non subire nemmeno una sconfitta.
Sebbene sia una società fondata nel lontano 1904, i Die Aspirin (Le aspirine) non avevano mai messo le mani sul titolo nazionale. Nonostante sia da molti anni una squadra di notevole livello. Anzi, prima di vincere la loro prima Bundesliga avevano vinto una Coppa di Germania ed una Coppa UEFA. Nella sua storia, infatti, il Bayer Leverkusen ha collezionato diversi secondi posti, sia nelle competizioni nazionali che internazionali. Accontentandosi, quindi, delle briciole. E beffardo fu il destino quando nell’anno 2001/2002 erano ad un passo a vincere campionato, coppa nazionale e Champions League ed infine rimasero a mani vuote. E proprio da lì nacque il non molto piacevole soprannone di “Bayer Neverkusen”.
Oggi, però, la storia è cambiata. È stata riscritta. La società tedesca ha messo nelle mani di Xabi Alonso il cambiamento di questo destino, di fare in modo che quel piccolo e fastidioso nomignolo cambiasse e mutasse in qualcosa di più positivo. Il 5-0 rifilato al Werder Brema è l’emblema dello strapotere avuto sul campionato: 74 gol fatti e 19 subiti; 29 partite, 25 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte. Un impatto a dir poco devastante.
In questo Bayer Leverkusen non ci sono grandissimi nomi, ma rappresenta nella sua massima essenza lo spirito di squadra. Una squadra che è figlia del suo allenatore. Xabi Alonso ha saputo ridare quell’identità spesso dimenticata dai rossoneri di Leverkusen, a tal punto da farli salire sul tetto dell’Olimpo. Complimenti, Bayer Leverkusen.
Foto: Stern
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.