Lo scorso lunedì, il Parlamento europeo ha approvato un progetto riguardante l’installazione di oltre 6.000 Wi-Fi gratuiti in molti dei Paesi facenti parte dell’Unione Europea. Secondo il Presidente dell’Unione, Jean Claude Juncker, WiFi4EU, questo il nome del progetto, ha l’obiettivo di collocare e attivare, entro il 2020, il Wi-Fi nelle maggiori città europee, soprattutto in aree come parchi, ospedali e luoghi pubblici vari. 120 milioni la somma stanziata per l’attivazione dei punti di accesso e il relativo allestimento necessario, al contrario dei costi di gestione della linea Internet, i quali saranno a carico dei centri urbani preposti.
L’iniziativa all’interno della quale è contenuto WiFi4EU, Digital Single Market, ha lo scopo di migliorare, consolidare e agevolare notevolmente la tecnologia e i relativi disciplinamenti in tutto il continente europeo. Tuttavia, i lavori mediante cui ottenere l’alta velocità di connessione sono ancora lunghi, ma già il primo scalino è stato superato, ovvero l’abolizione dei costi di roaming che, a partire dal 15 giugno, gli utenti non dovranno più pagare spostandosi da un Paese all’altro. Con tutte le spese a carico dei comuni che, giornalmente, sono tenuti a sostenere, non solo in Italia ma in tutta Europa, quanto saranno d’accordo nel prendersi carico di ulteriori spese economiche inerenti il Wi-Fi gratuito? Speriamo, almeno, che tutto ciò non sia l’inizio di nuovi scontri.
Anastasia Gambera
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Anastasia è una studentessa in Scienze e Lingue per la Comunicazione, ama la musica degli anni 70’, 80’ e 90’; possiede, infatti, un repertorio mentale senza eguali. Innamorata pazzamente del suo ragazzo, sassofonista e con la passione per la scrittura, vorrebbe diventare una giornalista, una calciatrice e, forse, anche una mamma spericolata.