Si è aperto ufficialmente il secondo bando del progetto Le scuole al centro, voluto dal ministro Stefania Giannini e il cui primo bando era stato avviato in primavera, al fine di permettere alle scuole di prolungare i propri orari di apertura anche in estate e nel pomeriggio. Per circa 6000 scuole – il 72,4% del totale di 8281 istituti presenti sul territorio italiano – sono stati, infatti, stanziati oltre 240 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo in ambito Pon 2014-2020, per far fronte al problema della dispersione scolastica e dell’inclusione sociale.
Quest’estate sono state coinvolte solamente quattro città, ovvero Napoli, Roma, Milano e Palermo; adesso, l’obiettivo è quello di estendere a tutto il Paese l’orario d’apertura degli edifici scolastici. I ragazzi verranno coinvolti in un percorso formativo più ricco e i genitori in un presidio di contrasto alla dispersione scolastica e di recupero delle sacche di disagio sociale. Il programma ha avuto il via giorno 19 settembre 2016 e si protrarrà fino al 31 ottobre 2016.
Le attività extrascolastiche che si svolgeranno durante gli orari pomeridiani (e non) saranno: consolidamento di una lingua straniera, competenze digitali, orientamento post-scolastico, musica, arte, canto, scrittura creativa, laboratori creativi e/o artigianali mediante cui ottimizzare le attitudini territoriali, educazione alla legalità, riguardo verso i beni collettivi, cittadinanza italiana ed europea e percorsi formativi che includano la presenza anche dei genitori. Individualmente, ogni singola scuola potrà riscuotere fino a 40mila euro da utilizzare a tale scopo.
Si tratta di una buona notizia, quindi, per l’istruzione italiana, la quale, purtroppo, non sempre gode di ottima fama; chissà, però, se alunni, docenti e genitori saranno altrettanto soddisfatti. D’altronde, l’estate e i pomeriggi invernali sono fatti per riposarsi dalle già faticose ore mattutine.
Anastasia Gambera
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