La storia dell’umanità ha molti nomi maschili. Miti, leggende, battaglie, rivolte, spesso sono motivo di vanto per tanti uomini. Le storie che raccontano di donne sono ben poche e spesso dimenticate.
Siamo nel sud dell’India, a Cherthala, all’inizio del XIX secolo. C’è una donna di nome Nangeli che per ribellarsi a un’ingiustizia sociale decide di tagliarsi il seno. Ovviamente morirà dissanguata, ma secondo la leggenda raggiungerà il suo scopo. Infatti, il suo gesto estremo fu dovuto per una tassa estrema. All’epoca esisteva un pagamento per le donne se volevano coprirsi il seno. Potevano farlo solo se avevano i soldi necessari, se no dovevano andare in giro senza niente.
Non era una questione di nudità, ma quanto più di caste. Infatti solo le donne di una certa casta potevano permettersi il pagamento, quelle che andavano in giro senza niente dimostravano la loro inferiorità di casta. Nangeli, all’inizio non le importava, se ne fregò degli sguardi maschili e della sua inferiorità. Ma il problema di questa “tassa sui seni”, era una punizione più profonda, nessuna donna poteva permettersi di fregarsene. Così quando il funzionario del re ritornò da Nangeli, ancora una volta per riscuotere il pagamento, lei gli presentò direttamente i suoi seni sanguinanti su un vassoio.
Inutile dire che morì dissanguata, ma è importante dire che la sua protesta estrema, portò molte donne a ribellarsi, e poco tempo dopo la tassa venne abolita.
Nei libri di storia tutto ciò non si trova, Nangeli è in pochissimi documenti. Quello che si sa con certezza è che mori nel 1803, perché da li in poi, le donne iniziarono ad alzare la testa con proteste e rivolte.
Nangeli è importate per la storia indiana perché oltre a combattere il sistema di caste e la discriminazione, ella dunque unisce due proteste in un atto.
Tagliandosi il seno, ovvero rimuove gli “organi sessuali” per protestare contro lo sguardo lascivo degli uomini di casta superiore (o, nel contesto odierno, qualsiasi sguardo maschile sfacciato) equipara uomini e donne e fa della sua protesta una protesta per un’uguaglianza sociale.
Ma quindi si tratta di uguaglianza o unicità?
Secondo Sabin Iqbal, giornalista e romanziere: “tagliandosi il seno, Nangeli dimostra che non si tratta di uomini e donne uguali o meno, ma di essere unici nei loro rispettivi ruoli”.
Nicole Rastelli
Fonte foto: Deccan Chronicle
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