È possibile preparare un hamburger di carne senza nuocere ad un animale? Sebbene rispondere sì sembri davvero incredibile, oggi farlo è realtà! Dopo lunghi anni di studio, i ricercatori dell’Università di Maastricht hanno creato il primo hamburger del futuro interamente realizzato in laboratorio senza torcere un capello – o un pelo, per meglio dire – a qualsivoglia animale.
Prodotto nettamente differente per origine e modo di produzione rispetto al seitan (derivato dal frumento e fonte proteica per i vegani) ai ben più noti alimenti a base di soia, l’hamburger biotech è ottenuto da vero bovino. Nello specifico, delle cellule staminali presenti nei muscoli del collo dell’animale sono prelevate e coltivate in un particolare liquido, in grado di stimolarne la crescita. Il prodotto finale ottenuto è una striscia di tessuto muscolare che, nell’insieme, forma una sorta di poltiglia di “carne”, ingrediente di base nella preparazione della cosiddetta nuova generazione di hamburger.
Nato per il nobile scopo di evitare la sofferenza e la macellazione degli stessi animali, l’hamburger del futuro punta letteralmente più in alto, poiché rappresenta un valido alleato alla parziale riduzione dell’immissione di gas serra legati alla preparazione dei classici prodotti a base carnea, e al conseguente consumo di acqua ed energia. Tuttavia, la diffusione di tale prodotto innovativo potrebbe stentare in conseguenza non soltanto del prezzo nettamente superiore rispetto a quello della carne che tutti conosciamo, ma anche della necessità della particolare strumentazione necessaria alla preparazione di questo prodotto futuristico.
Tali problematiche sono ancora oggi oggetto di studio del team di scienziati e a breve si prevedono il contenimento dei costi di produzione e la messa a punto di un particolare liquido a base di alghe, su cui moltiplicare le cellule staminali al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo di ridurre del 90% le tanto discusse immissioni di gas serra.
Dott. Renzo Pierpaolo Turco
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