Due settimane fa la NASA ha pubblicato le fotografie di alcuni misteriosi solchi, tracciati sulla superficie terrestre e ripresi dai satelliti alla distanza siderale di 700 km. Si tratta di immagini provenienti dalla steppa del Turgai, nel Kazakistan settentrionale. Nel 2007 era stato Dmitri Dey, economista kazako e archeologo nel tempo libero, a notarle per primo tramite Google Earth.
Dalle prime osservazioni, gli studiosi ritengono che tali segnali siano riconducibili ad antichissime forme di culto connesse alla venerazione del Sole, oppure alle prime rudimentali osservazioni astronomiche. Se la teoria venisse confermata, sarà possibile stabilire un collegamento con le conoscenze legate al celebre sito neolitico di Stonehenge, in Gran Bretagna, oppure con l’analisi dei geoglifici situati lungo l’altipiano di Nazca, in Perù, e la cui scoperta si deve agli archeologi Toribio Mejia Xesspe e Alfred Kroeber. Si ritiene che i vari approfondimenti potrebbero, addirittura, far luce sulla struttura e l’organizzazione di civiltà primordiali, sebbene il tutto resti ancora da accertare e da svelare.
Gabriele Mirabella
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