I grassi idrogenati ben presto spariranno dalle tavole degli americani. A prendere questa importante decisione per la salute della popolazione è stata la FDA (Food and Drug Administration), l’ente pubblico che si occupa di vigilare sull’integrità dei cibi e dei medicinali che circolano nel territorio statunitense. In base alle disposizioni del provvedimento legislativo, nel giro di tre anni gli alimenti che contengano grassi insaturi artificiali dovranno essere tolti dal commercio. Margarine, torte, biscotti, latte in polvere, snack e patatine in busta verranno rimossi dagli scaffali dei supermercati e dei negozi di generi alimentari a stelle e strisce.
Da tempo gli Stati Uniti hanno avviato una campagna di sensibilizzazione in favore di una una sana e corretta alimentazione; un’efficace attività di prevenzione mette in guardia la popolazione dai rischi delle malattie cardiovascolari. In tal senso, la stessa FDA già nel 2006 obbligò le aziende alimentari a inserire l’eventuale presenza di grassi idrogenati nelle etichette dei cibi. Il grande utilizzo di grassi idrogenati che fin qui era stato fatto nel settore del commercio alimentare, era dovuto ai bassi costi rispetto ai grassi saturi di origine animale e vegetale, quest’ultimi presenti in particolar modo nei latticini e nel burro.
Gli alimenti ricchi di grassi insaturi artificiali sono i maggiori sospettati dell’aumento del livello di trigliceridi e di colesterolo nel sangue e dei possibili danni arrecati alle vie arteriose. Uno studio, inoltre, ha evidenziato come l’eliminazione dei cosiddetti trans fat possa prevenire il rischio di circa ventimila casi di attacchi di cuore ogni anno.
In Italia i grassi insaturi artificiali sono presenti specialmente sui prodotti della prima colazione e in quelli da forno. Nel nostro Paese non esiste una legislazione specifica a riguardo anche se molte aziende hanno saggiamente deciso di segnalare la presenza dei suddetti grassi nelle etichette.
Gabriele Mirabella
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