La principessa vanta un vitino da vespa di 58 cm che tutto il mondo le invidia, eppure ogni angolo della reggia di Versailles è a conoscenza del godurioso regime alimentare della futura regina. Qual è il suo segreto?
Il trucco non sta solo nel suo tecnologico bustino, c’è ben altro. Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI, cede ogni mattina al peccato di gola, coccolando il proprio palato con una scioglievole fetta di torta e una fumante tazza di cioccolata calda. Il sontuoso pranzo diventa una vera e propria festa per le sue papille gustative, corteggiate da un esaltante aperitivo di vino rosso e invitate a nozze da regali porzioni di salmone e pollo; al banchetto non mancano salutari piatti di verdura e quinoa, i quali fanno presto capolino sotto il pressante desiderio di dolci e macarons quotidianamente soddisfatto. Mandorle, semi di girasole e di sesamo spizzicano le voglie pomeridiane della Delfina, la quale peraltro non transige riguardo all’orario in cui servire la cena. Quest’ultima, rigorosamente consumata entro le ore 20, è costituita da un sostanzioso piatto di… brodo: in un gran pentolone pieno d’acqua, lo chef reale fa bollire per circa due ore ossa di animali e vi aggiunge verdure e aromi di vario genere, così da fornire alla propria sovrana un pieno di fibre e vitamine in poco più di 100 kcal. Il delizioso stile di vita dell’Austriaca – così soprannominata dai gossip di Corte – fa ben capire quanto i dolci le stiano a cuore, addirittura più del pane. La celebre frase «Che mangino brioches!», riferita al popolo affamato, avrebbe in quest’ottica un tono ben diverso, sebbene in realtà non sia mai stata pronunciata dalla Prima Donna francese: infatti, la provocante esclamazione è riportata già 40 anni prima della Rivoluzione negli scritti di Rousseau ed è, quindi, da attribuirsi a un’altra figura storica.
Il mito della regina Maria Antonietta affascina e rattrista ancora oggi. La giornalista americana Karen Wheeler, riesumando le memorie della governante della sovrana, madame Campan, ha scritto il libro La dieta di Maria Antonietta: mangiare torte perdendo peso. Il regime alimentare è stato sostenuto dal nutrizionista britannico Mabel Blades e dal direttore del Centro di Studio sull’Obesità Michele Carruba. Entrambi hanno riconosciuto l’importanza della consumazione di dolci al mattino per avere una maggiore concentrazione, ribadendo il concetto per cui non importa la qualità dei prodotti assunti, bensì la quantità. Anche l’università di Tel Aviv ha spiegato che assumere passticcini al mattino permette di smaltire meglio gli stessi e ne riduce la voglia durante il resto della giornata. Il segreto fondamentale sta nella cena, la quale deve essere super light, poichè è durante l’inattività notturna che si accumula maggiormente il grasso. La MAD (Marie Antoinette Diet) permetterebbe, dunque, di perdere fino a 10 kg in 10 settimane: verità o follia?
Claudia Rodano
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