Quante volte capita di lamentarsi per qualcosa di irrisorio o, al contrario, di discutere con delle persone che ci appaiono lagnose? Praticamente ogni giorno. Nonostante la tendenza a fare di questa attività un’abitudine del quotidiano, però, è stato provato scientificamente che, se si entra a contatto con persone dal carattere particolarmente polemico, i neuroni dell’ippocampo (preposto appunto alla risoluzione dei problemi) tendono a stressarsi a tal punto da spegnersi sia in chi si sfoga sia in chi ascolta.
Fisiologicamente, infatti, le cellule del cervello si perfezionano con argomenti di basso livello, perdendo, con il tempo, la capacità di risolvere situazioni più complesse, di tirarsi fuori da certe difficoltà e di avere l’inventiva adatta a trasformare gli ostacoli in valide opportunità di crescita. Sostanzialmente, la mente umana è portata a lasciarsi influenzare dai pensieri che la attraversano: quindi, se ce ne sono di particolarmente negativi, poiché impregnati della convinzione di essere sfortunati, si potrebbe scatenare un circolo vizioso tale da far credere all’individuo in questione che un orizzonte nero sia l’unica prospettiva possibile.
Soprattutto al giorno d’oggi, va senz’altro ammesso che capita spesso di vivere in ambienti carichi di stress emotivo a causa di contesti familiari complessi o di ambienti lavorativi poco piacevoli, ma tutto questo si ripercuote sul proprio stato d’animo e su quello altrui, che lo si voglia o meno. Purtroppo, infatti, la condizione ansiosa che induce a comportarsi in maniera a volte discutibile può indurre parenti, amici e/o conoscenti a convincersi del fatto che si sia realmente sgarbati e poco amichevoli, anche perché in pochi tendono a mettersi nei panni di qualcun altro e basta, quindi, qualche sfogo di troppo affinché si venga marchiati negativamente. In definitiva, sarebbe il caso di avere da un lato più empatia e dall’altro lato una minore tendenza ad esternare senza sosta le proprie seccature. Il tutto per un maggiore benessere sia personale sia di chi ci circonda.
Anastasia Gambera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.