Un video, pubblicato e creato da AsapSCIENCE, racconta, con dei simpatici disegni, come il tradimento possa essere causato da fattori genetici dovuti alla maggiore o minore presenza di particolari geni e ormoni.
Dopo un tradimento è lecito che la vittima si chieda perché il partner lo abbia fatto. Le risposte sono molteplici: non ero abbastanza attraente? Non gli ho dimostrato il mio amore a dovere? Non sono stata abbastanza presente? Di solito tutte incolpano sé stesse, ma la AsapSCIENCE ha dato una risposta nuova e inaspettata per tutti: il motivo del tradimento potrebbe covarsi nella genetica. Attraverso uno dei suoi imperdibili video (riportato anche su ilPost) analizza tre fattori molto importanti. La premessa iniziale è che l’essere umano appartiene a quel piccolo 3% dei mammiferi terrestri indotto a instaurare rapporti monogami. Ma allora perché si tende al tradimento?
La differente lunghezza dell’allele contenuto nel gene recettore della dopamina, può determinare la tendenza a tradire. Infatti, è risultato che il 50% di chi ha la dopamina con allele lungo è più disposto al tradimento, di contro a un 22% con allele corto. Questo fattore potrebbe essere determinato anche dalla maggiore propensione ai rischi che sembra caratterizzare i possessori di allele lungo, i quali sono più soggetti a cadere anche nell’uso di alcool e droghe.
Il secondo fattore individuato da AsapSCIENCE, riguarda uno scompenso ormonale. In particolare, quello della vasopressina. Coloro che ne posseggono di più tendono alla monogamia; chi, invece, ha un basso contenuto di quest’ormone, al tradimento.
Alla fine del video, viene inserito un altro interessante elemento, riguardante però il livello socio-economico della coppia. Sembrerebbe, infatti, che quando in essa c’è un dislivello di guadagno, l’uomo tende a tradire più facilmente, mentre quelle coppie in cui i due partner guadagnano, più o meno, allo stesso modo, sembrerebbero maggiormente al sicuro.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.