L’incontro storico, pre-Olimpiadi, è avvenuto martedì scorso a Panmunjom. Nelle prime ore del mattino i cinque delegati nordcoreani hanno simbolicamente camminato attraverso il confine, che da anni separa le due Coree, per recarsi alla Casa della Pace, sede prescelta per l’incontro. A rappresentare la delegazione nord-coreana Ri Son-Gwon, capo del Comitato per la Riunificazione Pacifica della Madrepatria, uomo politico noto per il suo temperamento irascibile. Esperto dei rapporti inter-coreani, ha preso parte ad oltre 27 colloqui diplomatici in quasi 15 anni.
La città sud-coreana PyeongChang sarà la sede per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi il 9 febbraio. Per l’occasione Cho Myoung-Gyon, ministro sudcoreano del’Unificazione di Seul, ha suggerito che i due paesi sfilassero assieme sotto un’unica bandiera. Come riportato da La Stampa, a far parte della delegazione sportiva nordcoreana, vi saranno Ryom Tae-ok e Kim Ju-sik, nota coppia di pattinatori. Insieme a loro, un team di taekwondo e una equipe di giornalisti e membri del comitato olimpico. Per consentire agli atleti nordcoreani di raggiungere PyeongChang, e prendere così parte alle Olimpiadi, è stata ipotizzata una momentanea sospensione delle sanzioni a carico di navi e aerei.
Nei colloqui però sono stati affrontanti anche altri temi, oltre ai giochi olimpici. Le due delegazioni hanno sancito il loro impegno per favorire la riconciliazione, riducendo le tensioni militari. In particolare a destare stupore è stata la decisione di riaprire la linea di comunicazione fra i due apparati militari, che era stata tagliata dal regime di Kim all’inizio del 2016. Il ripristino di un dialogo sarà funzionale per favorire una maggior sicurezza sul confine, scongiurando possibili ostilità. Nel documento finale redatto dalle due delegazioni si rivendica, inoltre, la preminenza delle due Coree nella risoluzione di tutte le questioni implicate nelle relazioni inter-coreane, ribadendo il proprio diritto a risolvere i conflitti senza l’intervento di esterni. Non sono, infine, mancati momenti di disaccordo, in particolare sulla posizione sudcoreana a favore della denuclearizzazione della penisola, alla quale Ri Son-gwon si sarebbe espresso fortemente contrario.
Diana Avendaño Grassini
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