Il mondo del gioco d’azzardo è in perenne fermento. Sono anni di cambiamenti, solo parzialmente ostacolati da una normativa che, tra Decreti e PREU, mette perennemente i bastoni tra le ruote al mondo dell’azzardo. Che vive nei luoghi fisici, si sa: sale scommesse, da bingo, sale slot. Ma anche in luoghi virtuali, casinò online e compagnia cantante. Al punto che, negli ultimi anni, è nato una sorta di dualismo tra le due categorie. Anche e soprattutto alla luce del boom del gioco online che, dal 2015, ha registrato un costante aumento di interessi, iscritti e clienti. Insomma, la migrazione è partita. Ma sarà temporanea o definitiva? Gli esperti, da questo punto di vista, hanno le idee chiare.
Seppur i dati pubblicati da Agimeg a primo acchito sembrerebbero far pensare ad altro, il gioco online ha allargato i suoi bacini di utenza, mantenendo una crescita costante in Italia. Qui dominano poker online, casinò e negli ultimi tempi anche gli eSports, apprezzati da una fetta sempre più ampia di pubblico. Ma il poker prima, i casinò poi, restano i veri must per i giocatori d’azzardo.
A questo proposito gli operatori, anche per far fronte alla crisi del settore, fortemente influenzata da una normativa sempre più proibizionista, hanno cercato di puntare su altri aspetti. Uno di questi ha riguardato l’implementazione di bonus benvenuto. Come si legge nella sezione dedicata di Gaming Insider: “I bonus proposti dai casino sono delle particolari promozioni che gli operatori AAMS mettono a disposizione dei propri clienti. In pratica, il casinò online mette a disposizione una serie di giri gratis o una somma di denaro extra sul conto del giocatore, stabilendo però alcuni vincoli e condizioni che possono variare a seconda dell’operatore scelto”.
Nonostante ciò, il gioco online non ha sorpassato il gioco fisico che, al netto di tutto, resta una corsia preferenziale per molti. Da Paesi come l’Australia, dove il gioco è sempre più diffuso, arrivano chiari segnali in questo senso, confermati da studi dell’Università di Sidney. Il gioco problematico, in Oceania, sfiora solo l’1% dei giocatori ed il gioco fisico è in largo aumento. Anche qui il gioco online ha aumentato il suo fascino, laddove le puntate sono aumentate del 67% in più del normale nell’ultimo semestre. Un problema, per l’opinione pubblica australiana, che considera il gioco online abbastanza dannoso. Ma dall’Australia all’Italia al mondo c’è una unanime credenza: il gioco fisico tornerà al suo antico e primigenio splendore, una volta conclusa l’emergenza sanitaria. Per cui la migrazione di oggi, assicurano gli esperti, può dirsi soltanto momentanea. Molti studi di mercato evidenziano inoltre come l’introduzione di nuove opzioni di gioco può avere come conseguenza solo un picco di breve termine per le attività.
Il gioco insomma da ogni parte del mondo vive una serie di oscillazioni, spesso sotto influsso dei vari momenti storici. Ma il settore fisico, giocoforza, risulta sempre essere preminente da ogni parte.
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