A Bologna la cultura si diffonde senza nessun prezzo e succede a Libri Liberi. L’idea è di Anna Hilbe, storica libraia bolognese, nella cui libreria i libri non si comprano: semplicemente si scelgono e si portano a casa.
BOLOGNA – Entrare, salutare con un sorriso, sentire quel meraviglioso odore di carta, perdersi tra gli scaffali, spulciare i titoli delle copertine, aprire una pagina a caso per rubare qualche riga, avere il colpo di fulmine, stringere il fortunato tra le mani, avviarsi verso l’uscita, rivolgere un altro saluto cordiale ed uscire dalla libreria senza fermarsi alla cassa. Quella appena descritta sembra esattamente la fantasia di ogni lettore accanito, la cui sete di libri non si sazia mai ed è spesso causa di problemi per il proprio portafogli.
In una piccola traversa di via Fondazza, al numero 57 di Via San Petronio Vecchio, a Bologna, città che non smette mai di stupire, realizzare il sogno recondito di ogni lettore è magicamente possibile varcando la porticina arancione di Libri Liberi. Non si tratta di una biblioteca o di un book-crossing; no, questa piccola libreria è tutto ciò, ma anche molto di più. L’idea viene ad Anna Hilbe, storica libraia bolognese da anni responsabile anche di altre librerie, sull’esempio di posti simili già presenti a Madrid e Baltimora. Hilbe ha deciso di “liberare i libri” senza nessun guadagno, se non quello di far circolare la cultura, pagando da sola l’irrisoria cifra d’affitto del locale e assumendosi tutte le spese di gestione dell’attività.
Libri Liberi è l’ambiente ideale per tutti gli amanti dei libri: si può lasciare i propri volumi con cui si ha avuto una “relazione complicata” o semplicemente “acquistarne” senza, però, lasciare nulla in cambio. Perché come riporta l’etichetta su ogni volume presente nella librera: «Libri liberi – Questo libro non si compra e non si vende», la cultura ha un valore così grande che ridurlo in cifre equivarrebbe a svalutarlo.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.