BOLOGNA – Vivere al di fuori delle mura di Bologna, soprattutto per gli studenti fuori sede, è davvero una grande sfortuna: essere costretti a viaggiare con i mezzi pubblici, sprecare gran parte del proprio tempo imbottigliati nella confusione, schiacciati tra persone sconosciute dentro i bus rossi della TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna). Chi fra costoro non desidererebbe un centralissimo appartamento dentro le mura, nel bel mezzo della movida universitaria, a due passi dalle Due Torri e a tre da via Zamboni? La risposta sembra esser alquanto scontata, ma per chi davvero abita nel centro universitario la situazione non appare così invidiabile. Infatti, per quanto abitare in centro sia comodo per la facilità con cui si riesce a spostarsi da un posto all’altro con una passeggiatina sotto i portici, dormire notti serene e indisturbate dal chiasso provocato da tutti coloro che, per un bicchiere di troppo, sono afflitti dalla risata facile, appare molto meno semplice.
Per risolvere il problema degli eccessivi schiamazzi notturni la candidata del centrosinistra alla presidenza del Quartiere Santo Stefano di Bologna, Rosa Amorevole, ha proposto di adottare lo stesso sistema utilizzato a Cervia (Ravenna) dal sindaco Luca Coffari. Si tratta di una sorta di “autovelox dei rumori” composto da: fonometri che monitorizzano il livello di chiasso prodotto e, qualora fosse sopra il limite massimo, mandano in tempo reale l’allarme alla polizia; limitatori da installare nei locali per contenere il livello della musica al di sotto della soglia consentita. A Cervia, nonostante le titubanze iniziali, in primis da parte dei locandieri, a distanza di qualche anno l’adozione di questo sistema ha reso praticamente inesistente le chiamate notturne per segnalare rumori molesti da parte dei cittadini; gli stessi esercenti riconoscono l’utilità dei limitatori e il prezzo abbordabile (tra i 2000 e i 2500 euro), utile nell’evitare numerose multe salate.
Forse “l’autovelox dei rumori” potrebbe essere la giusta soluzione per regalare un sonno profondo e tranquillo ai residenti del Quartiere Santo Stefano, a discapito però di notti meno brille, meno sorridenti e decisamente meno rumorose.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.