KABUL – Il Consiglio di Sicurezza e le Nazioni Unite si sono uniti alla condanna del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres riguardo l’attacco bomba all’esterno dalla Corte Suprema nella capitale afghana. «Questo attacco è a dir poco un’atrocità. I responsabili per la pianificazione e la realizzazione di questo atto orrendo devono essere portati davanti alla giustizia» ha commentato Tadamichi Yamamoto, Rappresentante Speciale ONU per l’Afghanistan, tramite un comunicato stampa. Yamamoto, che è anche il capo dell’UN Assistance Mission in Afghanistan (UNAMA), ha poi continuato dicendo che questo attacco si unisce a una serie di altri attacchi negli ultimi anni contro le autorità giudiziarie afghane. Dal 2015, l’UNAMA ha registrato 74 attacchi, che hanno portato alla morte di 89 persone e al ferimento di oltre 200 individui.
«Questa missione ricorda a tutti che i giudici e lo staff dei tribunali pubblici – compresa la Corte Suprema – sono civili» continua il comunicato. «Gli attacchi intenzionalmente mirati ai civili equivalgono a crimini di guerra». Al momento sono 20 le vittime, quasi tutte impiegate della Corte Suprema, rimaste uccise il 7 febbraio quando un kamikaze si è fatto esplodere fuori dalla Corte. Nessuna persona o gruppo ha reclamato l’attacco. I membri del consiglio hanno definito questo attacco “atroce” e “codardo”, andando poi a ribadire la loro profonda preoccupazione per le minacce poste da gruppi come i Talebani, Al-Qaida, e lo Stato Islamico (ISIL) sulle popolazioni locali, sulla difesa nazionale e sulla presenza internazionale in Afghanistan.
Inoltre, i membri del consiglio hanno sottolineato che «nessun attacco violento o terroristico potrà invertire il processo verso la pace, la democrazia e la stabilità in Afghanistan; tale processo è sostenuto dalla popolazione e dal governo afghano e dalla comunità internazionale».
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