Da Nord a Sud, le campagne italiane sono andate letteralmente in tilt. Colpa delle gelate invernali si dirà, che hanno fatto salire alle stelle i costi del comparto ortofrutticolo. Limitandoci alle sole verdure, i prezzi sono saliti in media del 20% rispetto al primo mese dell’anno precedente, come riferisce la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). A farne maggiormente le spese è stata la produzione agricola dell’area del Centro-Sud, dove si registrano danni per oltre 400 milioni di euro, secondo un calcolo stimato dalla Coldiretti. «Dal campo alla tavola, il prezzo come minimo triplica nei vari passaggi – spiega con un po’ d’amaro in bocca il numero uno dei “coltivatori diretti” Roberto Moncalvo -. Così, aumenti di pochi centesimi praticati dagli agricoltori per la carenza di prodotto o per i maggiori costi diventano significativi per il consumatore».
Mentre lo Stivale veniva ricoperto da un cumulo di neve, il mare “in gran tempesta” faceva impennare notevolmente l’offerta del pescato, con aumenti del 30% «rispetto alla media del periodo», rende noto la Federcoopesca. L’ennesimo duro colpo ad un settore ormai da tempo immemore stretto nella morsa di una crisi senza via d’uscita. Fatto sta che adesso i conti non tornano più per le tasche di tante famiglie italiane, già messe duramente alla prova da tutta una serie di rincari scattati con l’avvento dell’anno nuovo.
Gabriele Mirabella
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