AGRIGENTO – Nella mattinata del 5 settembre 2023, a Lampedusa (AG), gli investigatori del Servizio Centrale Operativo, della Sezione Investigativa SCO di Palermo e della Squadra Mobile di Agrigento, hanno dato esecuzione a due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla competente Autorità Giudiziaria a carico di due soggetti ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato dalla transnazionalità.
I fermati sono entrambi di nazionalità egiziana e uno dei quali è minorenne. I due soggetti avrebbero agevolato l’ingresso illegale di numerosi migranti. L’imbarcazione non era solo in pessime condizioni di manutenzione, ma ha anche esposto i passeggeri -34 persone- a un concreto pericolo di vita.
Lo scafo è stato intercettato lo scorso 23 agosto, a 21 miglia nautiche (circa 39 km) da Lampedusa, dagli assetti navali della Guardia di Finanza.
Sono state immediatamente svolte le attività di indagine dai menzionati Uffici della Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento e dalla Procura dei Minori di Palermo. Esse hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli scafisti, che, di conseguenza, sono stati colpiti dalla misura precautelare in questione; nella verbalizzazione dei migranti soccorsi, sarebbe, allo stato, emerso il coinvolgimento attivo dei due cittadini egiziani in argomento.
Al termine degli atti di rito, il maggiorenne è stato associato al carcere di Agrigento, mentre il minore è stato collocato in una casa di prima accoglienza, entrambi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
I fatti si inseriscono in un più ampio contesto di costante repressione del fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina svolta dagli Uffici in argomento.
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