Molto spesso capita che quando si passa davanti a un scultura commemorativa o si cammina per una città con un backround monumentale e culturale parecchio importante, ci si domandi su come, quel che si sta osservando, fosse una volta: a tal proposito, sta per arrivare Pivot, l’app che permette di “viaggiare indietro nel tempo”. Implementata da due giovani studenti palestinesi, Asma Jaber e Sami Jitan, con l’aiuto di altri due alunni dell’Università di Harvard e del MIT (Massachussets Institute of Technology), Pivot si offre di fornire fotografie d’epoca del luogo o del monumento che si sta visitando.
Gli utenti, se posti nei paraggi di opere di una certa rilevanza, riceveranno una notifica dall’app, facendo comparire sul monitor dello smartphone, o tablet che sia, l’immagine che mostra com’era quel sito anticamente. L’applicazione si serve di foto di pubblico dominio, non suscettibili, pertanto, di appropriazione esclusiva da parte di soggetti pubblici o privati, con oltretutto l’intento di aggiungerne anche altre attraverso la geo-localizzazione e la redazione di quelle inviate da altri fruitori di Pivot. Recentemente, ha anche ricevuto un premio di riconoscimento all’Harvard Innovation Lab (spazio unico di collaborazione e di educazione progettato per favorire l’imprenditorialità e l’ innovazione in tutta Harvard), oltre ad aver raggiunto i 30 mila dollari grazie alla campagna di crowdfunding attivata da Kickstarter, la più grande piattaforma di finanziamento di progetti creativi del mondo.
Il suo lancio è previsto in autunno 2015 e sarà disponibile sull’App Store di Apple e sul Play Store di Android, anche se inizialmente conterrà immagini unicamente della zona di Boston e della Palestina. Per tutti gli appassionati di storia si prospetta un fantastico viaggio nel tempo entusiasmante e, soprattutto, istruttivo.
Anastasia Gambera
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