La città di Barcellona concluderà a Giugno i grandi restauri “interattivi” avviati. Per alcune opere di Gaudì, in particolare Casa Batllò, sono in serbo sorprendenti novità per i turisti.
Dopo quasi un ventennio dagli ultimi restauri completi, Barcellona ha dato il via, e quasi concluso, un piano di restauro dei suoi principali monumenti di enorme portata e soprattutto, un piano che potremmo definire 2.0. Sì , perché i cittadini e gli amanti delle opere di Antoni Gaudì potranno seguire i lavori passo dopo passo, in diretta da una piattaforma interattiva on- line che li metterà in contatto con i progettisti, gli architetti e i restauratori. Il sito da visitare è https://www.casabatllo.es/it/restauro/
Casa Batllò, considerata una delle più belle e originali opere dell’artista e massimo esponente del Modernismo Catalano Gaudì, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2005, è l’opera che ha sorpreso di più i restauratori. I responsabili del team di restauro Joan Olona e Xavier Villanueva hanno scoperto che sotto le visibili decorazioni originali vi erano altre decorazioni in gesso e calchi e particolari lavorazioni e stucchi rifiniti con materiali pregiati e pietre coloratissime unite insieme a formare mosaici di quella visione onirica Gaudiniana che travolge, con le sue forme surreali (forme di mare, tartarughe ,funghi, fiori) e i suoi colori ipnotici risalenti all’epoca della costruzione della casa operata dallo stesso Gaudì.
Da qui l’idea di coinvolgere i fans dell’artista e i turisti che da ogni parte del mondo affollano l’ingresso della casa nel progetto di restauro. In due modi: intanto è stato possibile sin dall’inizio del restauro, e lo è ancora, visitare il piano nobile e la terrazza con percorsi alternativi e ideali per la contemporanea opera di restauro, così visibile anche ai turisti live. Poi, creando un sito in cui interagire con il team di restauro e assistere alle nuove scoperte e agli sviluppi dei lavori in corso.
Il lavoro duro e impegnativo di restauro, carico di forti responsabilità e sottoposto alle direttive UNESCO, ha portato però alla luce fantasie e tinte che si sta cercando di recuperare. La collaborazione con i turisti ha fatto sbocciare l’idea di creare una piattaforma (sarà forse proprio una delle impalcature atte ora ai restauri) che sarà permanente e permetterà ai turisti, da giugno in avanti, di visitare la terrazza del piano superiore dall’esterno, per ammirare dal punto di vista dei restauratori i più piccoli particolari l’opera.
Oltre a vivere l’emozione di montare la colonna del drago che circonda il tetto di Casa Batllò sospesi a 30 metri d’altezza. L’idea originale ha subito riscosso successo tra i seguaci dei lavori, che non vedono l’ora di provare questa emozionante esperienza.
Gilda Angrisani
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