VERONA – Il Congresso mondiale delle famiglie è al secondo giorno d’attività e dopo il primo che tanto ha fatto discutere tra feti in miniatura come gadget e discutibili osservazioni del vescovo di Verona, la città veneta si appresta ad un altro impegnativo pomerigigo. Sarà il giorno dell’intervento di Matteo Salvini, Ministro dell’Interno e Vicepresidente del consiglio, ma è già il giorno del contro corteo, organizzato da “Non una di meno” con oltre 20.000 partecipanti.
Mentre il congresso mondiale delle famiglia viene ospitato al palazzo della Gran Guardia, ben 20.000 persone si sono concetrate tra le strade di Verona, partecipando al contro corteo che ha avuto inizio alle 14:30 circa dalla stazione di Porta Nuova. Videosorveglianza lungo tutto il percorso con alcuni esponenti di spicco tra i partecipanti. Poi una piazza Bra totalmente blindata per evitare lo scontro. Sono queste le misure di sicurezza messe in atto dalle forze dell’ordine, specie per l’intervento previsto del già citato leader della Lega. Lo stesso, additando il contro corte come una “polemica costruita dalla sinistra” ha sottolineato come “le conquiste sociali non si toccano” riferendosi ad aborto, divorsio e unioni civili.
Ad aderire al contro corteo anche le famiglie arcobaleno, i Verdi, i radicali e l’arcigay. Tra le esponenti di spicco anche Laura Boldrini e Susanna Camusso CHE hanno definito il congresso come “un grosso passo indietro” per il nostro Paese. Arrivati vicino al Palazzo della Gran Guardia non si sono sprecati gli insulti, tra i “buffoni” da un lato e i “froci” e il saluto fascista dall’altro. Tuttavia nessuno ha forzato il serpentone creato dalla polizia scongiurando ogni possibilità di contatto.
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Francesco Mascali
Autrice foto: Arianna Mazzaglia
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